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Salvini sotto schiaffo

Le registrazioni in cui un uomo del Capitano chiede rubli ad amici russi sono inequivocabili  

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il 18 ottobre del 2018, a Mosca, si incontrano tre persone di nazionalità russa non identificate e altre tre di cui una identificata che risponde al nome che Gianluca Savoini. In questa “riunione” le persone registrate “avrebbero trattato un finanziamento del partito della Lega proveniente dalla Russia. Queste le parole registrate: "Salvini è il primo uomo che vuole cambiare per intero l’Europa. Vogliamo farlo insieme ai nostri alleati e colleghi di altri partiti europei, come Freiheitliche Partei in Austria, AfD in Germania, il partito di madame Marine Le Pen in Francia, e altri come quello di Viktor Orbán in Ungheria e Sverigedemokraterna in Svezia. Abbiamo i nostri alleati e vogliamo davvero stringere delle alleanze con questi partiti filorussi…..”Seguono gli interventi degli altri presenti alla riunione per chiarire gli aspetti tecnici per l’ottenimento di un finanziamento pari a 65 milioni di dollari: cessione di denaro da uno Stato Estero a un Partito Italiano. Non si sa se il finanziamento sia stato ottenuto ma è certo che il tentato finanziamento non è, politicamente, meno grave di un finanziamento ottenuto.
Salvini continua  urlare: “Mai preso un rublo, e neanche una bottiglia di Vodka”. “Querelo tutti coloro che mi attribuiscono questo”.
Stia Tranquillo, il Capitano. Non crediamo che si sia svenduto per una misera bottiglia di Vodka, ma i cittadini da lui gestiti, in qualità di ministro degli interni, pretendono di sapere a che titolo un suo uomo di fiducia sia andato a chiedere rubli, per un valore pari a 65 milioni di dollari, ad amici (si suppone) di Putin per finanziare la campagna elettorale delle ultime europee. In concreto: rubli per fare campagna contro l’Europa e l’Euro. Lo stesso Salvini era a Mosca in quei giorni e sparava a zero contro le sanzioni imposte alla Russia per l’invasione dell’Ucraina. Non si venga, poi, a dire che l’uomo, Savoini, la cui voce si ascolta nelle registrazioni, non è un uomo fidato di Salvini. Non sarebbe credibile e offenderebbe l’intelligenza di tutta la Nazione Italiana. Savoini è stato per anni il suo portavoce. Ha organizzato molteplici e continue riunioni con imprenditori russi. A riprova della vicinanza di Savoini a Salvini e agli uomini di Putin, ci sono foto, scattate durante l’ultima visita di Putin a Roma, in cui egli è onnipresente sia alla Farnesina e sia, successivamente a Villa Madama.
Spiace molto osservare che il filo conduttore di questa vicenda sono gli affari sporchi fra partiti sovranisti e la grande madre Russia. La stessa cosa è stata scoperta in Austria e, molto probabilmente, è successa con tutti i partiti che fanno del sovranismo una bandiera, salvo, poi, mettersi a disposizione di potenze straniere.
Qui troverete la trascrizione completa della riunione del 18 ottobre 2018… https://www.buzzfeednews.com/article/buzzfeednews/transcript-lega-russia-oil-deal-meeting
 

 

 

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