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Offensiva Cattolica contro Salvini

Il mondo cattolico chiede che non si nomini il nome di Dio invano (per fini elettorali). Dio unisce, non divide

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Come ho già scritto ieri, Salvini ha chiuso il suo discorso in piazza Duomo a Milano con queste frasi: “Ci affidiamo alle donne e agli uomini di buona volontà, ai sei Patroni d’Europa, Benedetto da Norcia, Brigida di Svezia, Caterina da Siena, Cirillo e Metodio, Teresa Benedetta della Croce: affidiamo a loro il nostro destino, il nostro futuro e i nostri popoli. E io personalmente affido la mia e la vostra vita al cuore immacolato di Maria che sono sicuro che ci porterà alla vittoria”. Dopodiché ha baciato, a più riprese, il Rosario

Il Mondo Cattolico è insorto contro il ministro degli interni accusato di utilizzare il Rosario come segno dal valore politico, facendone un feticcio. La qual cosa non può essere tollerata, proprio in nome di Dio. Per questo le reazioni sono molto risentite, irritate, indignate, seccate.

Il Direttore della Civiltà Cattolica padre Antonio Spadaro ha detto: Rosari e crocifissi sono usati come segni dal valore politico, ma in maniera inversa rispetto al passato: se prima si dava a Dio quel che invece sarebbe stato bene restasse nelle mani di Cesare, adesso è Cesare a impugnare e brandire quello che è di Dio”…….  “è chiaro che l’identitarismo nazionalista e sovranista ha bisogno di fondarsi anche sulla religione per imporsi. Ha trovato questa carta della strumentalizzazione religiosa (in Italia come altrove nel mondo, sia chiaro: non siamo originali in questo!) come adatta e la usa. La coscienza cristiana, a mio avviso, dovrebbe sussultare con sdegno e umiliazione nel vedersi così mercanteggiata e blandita. Si facciano i propri discorsi, ma davanti a Dio bisogna togliersi i sandali”.

Famiglia Cristiana ha scritto:Da Salvini sovranismo feticista”. “Il rosario brandito da Salvini e i fischi della folla a papa Francesco, ecco il sovranismo feticista”.  ”è andato in scena l’ennesimo esempio di strumentalizzazione religiosa per giustificare la violazione sistematica nel nostro Paese dei diritti umani. Mentre il capopolo della Lega esibiva il Vangelo un’altra nave carica di vite umane veniva respinta e le Nazioni Unite ci condannavano per il decreto sicurezza”.

Il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin ha diciarato:Invocare Dio per se stessi è pericoloso”. “Io credo che la politica partitica divida, Dio invece è di tutti. Invocare Dio per se stessi è sempre molto pericoloso”. 

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