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Tre indizi fanno una prova, quattro, una condanna; cinque, la resa.

Costante ricerca della illegalità

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Lo so. Di indizi per evidenziare una Italia stracciona, c'è ne sono tanti, tutti i giorni, ma cominciano ad essere tanti, troppi. C'è un film di Ficarra-Picone, “l’Ora Legale”,che parrebbe una farsa; purtroppo, farsa non è perché non è una farsa la costante ricerca della illegalitàspesso ammantata di verbosa legalità. 

  1. Licata.  Angelo Cambiano, il sindaco anti-abusivi di Licata (Ag) che vive scortato perché minacciato più volte e contro cui ci sono state diverse intimidazioni compreso l’incendio di due case di famiglia, è stato sfiduciato dal consiglio comunale, con stragrande favore popolare. Vince l’abusivismo e i cittadini applaudono.
  2. Azzeccagarbugli.vale a dire Avvocati di scarso prestigio professionale, che si prestano a manovre scorrette. Negli ultimi anni sono cresciuti a dismisura e offrono i loro servizi on line per “fregare” lo Stato. Non impressiona la loro sporca attività quanto quella del tutto immorale di chi ricerca i loro servizi.
  3. Incendi.Inferni provocati dall’uomo. Mani armate di accendini che hanno ridotto in cenere patrimoni boschivi, polverizzato piante secolari. Si immaginava che fossero invischiati solo i pompieri volontari ragusani che appiccavano il fuoco per poi essere chiamati, dietro compenso, a spegnerli. Macchè, si scopre che piromani esistono a Messina, a Viterbo, a Sciacca, a Pavia, a Roma nella pineta di Castel Fusano, nel parco del Cilento …… in tutta Italia, insomma.
  4. ProvinceA volte ritornano. E poco importa se con un altro nome. L’assembla regionale siciliana con un blitz alla vigilia di Ferragosto cancella anni di discussione e di riforme delle province e approva, su iniziativa del gruppo di Forza Italia (in minoranza) l’elezione diretta per il presidente dei Liberi consorzi, per il sindaco metropolitano e per i consiglieri di questi enti, che altro non sono che i discendenti delle vecchie e mai rimpiante Province. Se la legge entrerà in vigore le elezioni si dovrebbero svolgere in primavera, quando si voterà per le amministrative. Ma non è l’unica novità destinata a far discutere. Nel provvedimento varato l’altra sera è prevista anche la reintroduzione delle indennità, che per il presidente saranno uguali a quelle del sindaco della città capoluogo. Per i consiglieri, invece, sono previsti i rimborsi spese, alla carta.
  5. Napoli.Tutti senza casco in piazza mercato davanti ai poliziotti. Nessuno interviene.
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