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Travaglio al vaglio 4 – Bertolaso diventa Bertolesso

Quando un bue dà del cornuto all’asino

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Giovedì 4 Aprile 2019 Marco Travaglio ha dedicato la sua articolessa a Guido Bertolaso. Per chi non lo conoscesse o non lo ricordasse, Bertolaso è un medico con master in malattie tropicali. Da giovane medico gira tra Mali, Senegal, Burkina Faso, Niger e Somalia e ovunque vi fosse un’epidemia. Va anche in Cambogia per costruire un ospedale. Ricopre diversi incarichi per conto dell’UNICEF e del Governo Italiano. Nel 2000 si occupa di tutte le attività connesse al Grande Giubileo dell'anno 2000. E nel 2001 diventa Responsabile della Protezione Civile. La riorganizza da capo a piedi. In questo ruolo si occupa delle emergenze quali il terremoto dell’Aquila, i vulcani nelle Eolie, le aree marittime di Lampedusa, la bonifica del relitto della Haven, il rischio bionucleare, i mondiali di ciclismo, la presidenza del G8 del 2009, l'area archeologica romana, l'emergenza rifiuti a Napoli e i funerali di Papa Giovanni Paolo II. Nel 2010 viene emesso un avviso di garanzia nell'ambito di un'inchiesta sui lavori del G8 a La Maddalena.  Guido Bertolaso decide di dimettersi dal suo incarico di Capo della Protezione Civile e, poco dopo, lascia ogni incarico per ritornare in Africa. Dopo anni di processo, Bertolaso viene assolto da ogni addebito riguardante il G8 della Maddalena. Non è mai stato condannato per alcunché.

Una carriera di tal fatta e un lavoro di queste dimensioni dovrebbero portare a un minimo di rispetto specialmente da parte di chi, come Travaglio, nella sua vita ha soprattutto solo parlato e sparlato senza mai produrre alcunché di concreto per la società, a meno che scrivere sui giornali stando comodamente seduti dietro una scrivania, avendo a disposizione infiniti archivi,  sia paragonabile a qualcosa di proficuo.

Ma il nostro Travagliatore non conosce rispetto, avrebbe da ridire anche su Gesù Cristo. Facilmente veste i panni di Rosina nel Barbiere di Siviglia nella celebre cavatina “Una voce poco fa”:  Ma se mi toccano dov’è il mio debole, sarò una vipera, sarò……Per fargli saltare i nervi è bastata una intervista rilasciata da Bertolaso al TGZero di Radio Capital: Travaglio, è palese, si arrampica sugli specchi per difendere la sindaca di Roma Virginia Raggi che è una totale incapace e pare che ormai tutti i romani lo abbiano capito perfettamente. Quindi quello che dice Marco Travaglio fa semplicemente ridere i polli. La verità è che Roma è allo sbando perché non c’è una Giunta capace di gestire i problemi della nostra città ed è quindi purtroppo nelle mani degli incapaci che speriamo se ne vadano via il prima possibile. Vedrete - prosegue poi nel suo j’accuse - che appena questi si toglieranno finalmente di torno e arriverà un sindaco capace e preparato vedrete che Roma tornerà ad essere quella di prima.Travaglio è un buffone. Gli pare normale che ci siano tutte le buche nelle strade della città? Gli pare normale che tutti gli alberi continuino a cadere al primo colpo di vento? Gli pare normale che i sorci girino intorno ai cassonetti insieme ai gabbiani e ai cinghiali? Anche questi animali fanno parte del complotto di Travaglio? E anche Marcello De Vito è stato arrestato a causa del complotto di cui parlava Travaglio? Lo stadio poi non si farà mai, perché la zona di Tor di Valle è a rischio idrogeologico. Questa si chiama assoluta incapacità di gestire i problemi reali di una città”.

Travaglio risponde piccato e risentito:
Ho risposto su La7 a una domanda di Giletti che un conto sono gli errori della giunta Raggi e gli scandali nella Capitale, un altro sono gli strani incendi agli impianti di smaltimento rifiuti (i due maggiori dati alle fiamme in tre mesi), i falò di cassonetti (oltre 600 in due anni), gli autobus anche nuovi in fiamme (60 in un anno e mezzo), i guasti concomitanti alle scale mobili in svariate stazioni della metro (20 in pochi mesi). Ma soprattutto i tre bandi di gara per la raccolta rifiuti andati deserti (due nel 2018, da 105 e 188 milioni, uno nel 2019 da 225 milioni): mentre gli imprenditori chiedono investimenti per lavorare, com’è che nessuna impresa concorre a quelle lucrose commesse?
A parte il buffone, cosa ci sia di diverso tra quello che scrive lo stesso Travaglio e quello che dichiara Bertolaso, è difficile trovarlo. Ma Travaglio, sentitosi offeso, continua:
Da un po’ di tempo non si avevano notizie di Guido Bertolaso, indimenticato capo della Protezione civile e commissario straordinario multiuso per terremoti, inondazioni, giubilei, frane, slavine, valanghe, visite papali, smottamenti, incendi boschivi, mondiali di ciclismo, emergenze rifiuti, eruzioni vulcaniche, aree marittime, relitti navali, grandi eventi, rischi bionucleari, aree archeologiche, G8, epidemie di Sars e tutte le calamità naturali possibili e immaginabili, tranne la più perniciosa: lui.
Questo impunito, nel senso etimologico del termine, mette tutto insieme – errori, colpe, inefficienze, disservizi e sabotaggi criminali – per darmi del “buffone” (lui a me!) e alla Raggi della “totale incapace”. Il che è possibile, forse probabile. Ma non spiega l’impressionante catena di eventi dolosi, difficili da ascrivere alla sindaca. E poi: da qual pulpito. Se c’è un amministratore indubitabilmente più disastroso della Raggi, è proprio Bertolaso: tutti ricordano Napoli sommersa da cumuli di rifiuti ad altezza uomo, ma forse dimenticano – almeno a Radio Capital – chi era il commissario straordinario: Bertolaso, nominato da Prodi, fuggito per flop e richiamato da B. con una maleodorante scia di scandali e arresti.
Dall’alto di quella e di molte altre catastrofi, questo bel tomo sfodera l’intero repertorio dei luoghi comuni: perfino i topi, che lui pensa siano arrivati a Roma con i 5Stelle, invece fanno parte del paesaggio …..  Poi annuncia la sua panacea per tutti i mali: “Appena questi si toglieranno di torno, vedrete che Roma tornerà ad essere la bellezza che era un tempo”. Magari col bollito Bertolaso sindaco, che ce la restituirà più bella e più superba che pria. Tipo la Maddalena con le grandi opere inutili di Bertolaso e della nota Cricca di Balducci, Anemone&C. che cadono a pezzi fra le sterpaglie. Tipo Napoli con la monnezza più alta del Maschio Angioino. Tipo L’Aquila, in macerie a 10 anni dal sisma. Ora voi capirete che prendersi del “buffone” da un simile soggetto, quello che andava con la scorta a farsi “massaggiare” gratis al Salaria Village dell’appaltatore personale Anemone mentre il Tevere esondava, è un po’ troppo. Dunque Bertolaso verrà denunciato.

Capito? Un uomo come Bertolaso che ha dedicato la sua vita  a chi aveva bisogno, alle emergenze, ai disastri dimostrando anche capacità organizzativa e umana superiori a ogni aspettativa, viene sbertucciato in questo modo richiamando situazioni (rifiuti di Napoli, La Maddalena) di cui non porta alcuna responsabilità personale e viene infangato con la storia di un “massaggio” gratis cui ogni essere umano, uomo o donna o altro, avrebbe diritto senza che ci siano guardoni a rovistare. 

Ma il colmo viene raggiunto quando Travaglio annuncia che intende denunciare Bertolaso per calunnia. Classico: il bue che dà del cornuto all’asino.

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