Il Governo Berlusconi, dieci anni fa, con il supporto della lega tagliò di ben 1,1 miliardi i fondi destinati agli atenei e alla ricerca e di quasi 8 quelli destinati alla scuola) inflitti dieci anni fa dal governo Berlusconi. Oggi il cosiddetto Governo del Cambiamento ha inserito un emendamento alla legge di bilancio, prima firmataria la presidente della commissione Finanze alla Camera Carla Ruocco (M5S), per introdurre una tassa sulla Coca Cola che, stando agli annunci del ministro leghista Bussetti, dovrebbe consentire di finanziare ricerca e sviluppo per 100 milioni. Giustamente è stato detto: La tassa Coca Cola per finanziare l’università , dopo la falcidiata del governo di centro destra di 10 anni fa, è come svuotare il mare con un cucchiaino bucato. Perché, se da una parte, come fa sapere la Ruocco, «Si tratta di un discorso etico che reinveste all’interno della nostra economia, abolendo l’Irap per alcune categorie di contribuenti e darà un contributo (100 milioni) importante all’Università e alla Ricerca», dall’altra, seconda il sindacato e il buon senso «questa tassa è un’arma a doppio taglio che colpisce, indirettamente, sia i lavoratori che i consumatori» «L’effetto conseguente a questa misura – aggiunge il sindacato – non sarà il calo dell’obesità , ma il calo degli investimenti con la delocalizzazione degli impianti produttivi».
In questo mare di zuccheri da tassare, si inserisce lo zuccherino di Di Maio che, democristianamente, va incontro a tutti quegli insegnanti lamentosi per essere stati trasferiti in sedi disagiate, e li riporta a casa. Si fa beffa di un’ organizzazione efficiente della scuola, utilizzando, come un Principe, i nostri soldi.