Ho scritto e pubblicato ieri l’articolo “La ministra pistolera che vuole armare gli italiani contro loro stessi.” Lo riscriverei di sana pianta soprattutto alla luce degli innumerevoli commenti a favore della ministra pistolera la quale ha più volte riaffermato: “Sarebbe giusto sparare a chi entra in casa".
Antonino Cicchino: Enzo Carmine ma hai mai sparato un' arma. Come vedo che hai paura delle armi. Se la sai usare non ci sono problemi. Io mi alleno al poligono ogni mese. 200 colpi cal. 9parà. 100 colpi cal.10mm. 50 colpi .38 special. 25 cartucce cal.12 tra pallettoni e slugs. Di tanto in tanto mi porto il 30-30 winchester. Credo nella legittima difesa.
Loreto Civico: La pistola? qui ci dobbiamo comprare una mitraglietta
Grazia Giannotti: Perché pistolera?? Si chiama difesa personale!!!
Luciano Pancrazi: Fa bene, dentro casa mia la notte e che vieni ha fare che non ti apre nessuno, vieni x rubare allora sappi che puoi uscire con i piedi
Luigi Mastrantonio: Lo stato (forze dell’ordine ) per entrare a casa nostra ha bisogno di un mandato, perché un ladro può fare quello che vuole....basta che sa cosa rischia... e vedrai che ci pensa prima!!!!
Maria Galante: Brava nessuno gli dice di entrare nella mia proprietà. bisogna difenderci prima che ci ammazzino loro. Brava ministro, sono d'accordo con lei, grande ministro grazie
Peppino Sferra: Ma che cazzo di titoli scrivete,.... Vuole armare gli italiani contro loro stessi ..... Siete proprio di parte,, era più opportuno scrivere,, vuole armare gli italiani contro gli usurpatori della propria proprietà... Imparate!!
Questi commenti denotano una chiara volontà di rifarsi, con le proprie mani, delle malefatte dei malfattori, senza che lo Stato si interessi. “Il ladro entra in casa, io devo aver il diritto di sparare e nessuno deve sindacare il mio gesto”. Nessuno dei commentatori si è posto il problema che la sicurezza dei cittadini è uno dei ruoli più importanti cui una Nazione civile democratica e moderna deve assolvere; solo nel Far West esisteva una giustizia fai da te e solo in nazioni, che hanno nel loro dna quel concetto, perseverano a lasciare il cittadino solo davanti ai criminali. La “forza” dovrebbe essere appannaggio solo delle forze dell’ordine per le quali siamo chiamati a versare ingenti imposte e un Ministro degli Interni dovrebbe sentirsi responsabile di questa sicurezze e non delegarla al cittadino.
Ci saranno diversi Antonino Cicchino pronti con la mitraglietta sotto il letto a reagire con forza e determinazione fino ad aver ragione del malvivente; ma la stragrande maggioranza dei cittadini sarà impreparata a maneggiare una pistola e, soprattutto, a usarla. Una volta approvata la legge, i malviventi, di fronte all’alta probabilità di essere presi a pistolettate, continueranno ad armarsi o si armeranno, se non l’hanno fatto finora, e il risultato sarà quello di malviventi sempre più armati e più preparati del semplice cittadino. A rimetterci sarà sempre quest’ultimo e se finora il malvivente gli ha rubato oggetti, dopo quella legge potrà rubargli anche la vita. Senza dimenticare che il cittadino sopravvissuto e vincente si porterà dietro l’etichetta di giustiziere o boia. Queste considerazioni giustificano il titolo del mio articolo “…armare gli italiani contro loro stessi” perché chi ci rimette, in tutto questo, è, sempre e comunque, il cittadino onesto.
Non sono solo a fare queste considerazioni. oggi molti media hanno ripreso il concetto. In particolar modo, meravigliandomi non poco perché condivido quasi nulla con lui, ne ha scritto sul Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, con queste parole:
Nessuna nuova legge potrà mai impedire a un pm che trovi un morto ammazzato in casa d’altri di aprire un’indagine per scoprire chi l’ha ucciso e perché. Altrimenti chi volesse far fuori qualcuno non avrebbe che da invitarlo a cena, sparargli in fronte, raccontare agli inquirenti che il tizio era lì per derubarlo e pretendere che gli credano sulla parola. Dunque la legge Salvini, peraltro in forte odore di incostituzionalità in Italia e in Europa, non servirà a niente e a nessuno. Ma farà molti danni, perché illuderà i soliti esaltati che si possa sparare a vista, istigandoli a farlo. Dopodiché quelli, se ci riusciranno, finiranno in galera e, dalla loro cella, daranno la colpa a Salvini, ma troppo tardi. Se invece non ci riusciranno, finiranno essi stessi ammazzati, perché i ladri sapranno di incontrare più vittime armate e spareranno per primi più di quanto facciano oggi.
La legge tanto amata dalla pistolera Bongiorno, per far piacere al suo dominus Salvini, è una legge, quindi, che vuole armare gli italiani contro loro stessi. Lo confermo.