L’ombra della ghigliottina sugli agricoltori terremotati? Ebbene si!!! Poche ore fa un agricoltore terremotato ci ha contattato per segnalarci il suo caso giudiziario. Innanzitutto sedetevi, fate un bel respiro e poi cercate di imporvi di rimanere calmi.
Al nostro amico agricoltore, oltre ad essere stato colpito duramente dal sisma, oltre a non aver percepito un centesimo dallo Stato, si è trovato ad avere (come molte persone), una scarsa liquidità. Fin qui nessuna novità! Tanto per iniziare felicemente l’anno nuovo al nostro amico è stata recapitata una condanna penale per non aver pagato circa 150 euro di ritenute previdenziali ed assistenziali; oltre a questa condanna per “l’enorme delitto” compiuto è arrivata una multa di circa 5.000 euro ossia circa 33 volte la violazione contestata.
Che dire, siete sconcertati? Perfino noi della Redazione della Lega della Terra siamo rimasti senza parole; sconcerto e incredulità sono i sentimenti predominanti davanti a questa situazione che ha sicuramente superato il limite del paranormale. Siamo persino giunti alla conclusione che se avesse compiuto una strage probabilmente si sarebbe trovato con meno rogne legali.
Cosa può apprendere un normale cittadino in difficoltà da questi avvenimenti? Forse che è meglio rubare per sopravvivere? La nostra preoccupazione è che ci siano moltissimi casi di questo tipo, ma che per motivi legati alla privacy, allo sconforto, alla stanchezza, alla delusione, alla vergogna vengano taciuti e nascosti non solo all’opinione pubblica, ma anche a noi stessi. Riteniamo che nel caso in questione, trattandosi di somme con importo ridotto, vada inserita a livello legislativo una sorta di depenalizzazione con sanzione amministrativa alternativa e adeguata, senza bisogno scomodare e intasare la giustizia con condanne penali che di fatto risultano sproporzionate. Che mai avrà fatto questo agricoltore per beccarsi la condanna penale? Ipoteticamente si potrebbe pure giungere al perverso ragionamento che sia più conveniente terminare il funzionario che ha messo in moto la procedura, piuttosto che finire in una corte penale per un mancato versamento di 150 euro. Al più, il malcapitato, nel caso ipotetico potrebbe pure invocare l’infermità mentale temporanea, beccandosi qualche mese di istituto per malattie mentali, al posto della prigione.
Se avete anche voi subito e/o vissuto queste situazioni provate a raccontarle perché da soli non potremo mai farcela, ma insieme riaccenderemo la speranza di un’Italia migliore.

