Si apre il sipario su un gruppo di donne appassionate, unite dall'amore per il canto e per il teatro, nella vita come sulla scena.
“Siamo in 21. Ci chiamiamo Bimbe a Bordo per lo spettacolo a cui ci stiamo dedicando.
Il nome è il titolo di una canzone tratta dal cartone dei Simpson, rivisitata e riarrangiata dal nostro maestro Gianni Golini, che ne ha fatto un vero e proprio motivo ricorrente del nostro spettacolo.”
Ed ecco che inizia l'avventura.
Queste giovani donne non amano le “cose standard”: il loro modo di fare spettacolo vi lascerà senza parole.
“Siamo un coro: da noi ci si aspetterebbe il solito concerto.
E invece abbiamo voluto reinventarci. Un anno fa abbiamo detto sì alla grande idea proposta dal nostro maestro. Così, da semplici coriste, abbiamo fatto un piccolo passo nel mondo del teatro, interpretando noi stesse in uno spettacolo del tutto nuovo.”
Ammirandole sul palco, è possibile trovarsi catapultati in un altro tempo.
Un'atmosfera nuova, la passione di sempre.
“Siamo negli anni '50. Un gruppo di donne, sarte e commesse, accomunate, oltre che dal lavoro, dalla passione per il canto, decidono di intraprendere un viaggio con il loro pullman verso la Rai di Roma per partecipare ai provini. Ma c'è qualcosa che va storto e le Bimbe si ritroveranno in un viaggio a spasso nel tempo, affrontando temi e canzoni differenti. Tutto rigorosamente dal vivo.”
Una passione, quella delle Bimbe a Bordo, che si riversa sul pubblico, che ne è estasiato ed entusiasmato.
“Definire la nostra passione non è facile. Si potrebbe dire che è un impulso, un'esigenza che sentiamo dentro.”
E questa esigenza, forte e viva in ognuna delle nostre protagoniste, non smette mai di dare spettacolo.
Ciascuna di loro mantiene immutata la propria personalità e la mostra sul palco.
Il tutto, poi, viene armonizzato e reso perfetto dal canto.
E cosa succederà in futuro?
Si aprirà il sipario su una nuova scena?
“Il teatro e il canto occuperanno sempre un posto importante nella nostra vita. Il teatro, in particolare, ci permette di mettere in risalto le nostre caratteristiche.
Soprattutto in questo spettacolo, il fatto che i personaggi rispecchino in tutto e per tutto la personalità di ognuna di noi coriste, ha permesso anche a chi non si era ancora avvicinato al mondo del teatro e della recitazione di poterlo apprezzare e di riuscire a dare il massimo senza troppe difficoltà.
Quel mondo in cui "tutto è finto, ma nulla è falso", come diceva Proietti: ecco, il canto e il teatro ci hanno concesso la libertà di mettere in mostra le nostre emozioni, senza timore, né freni.”