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Passioni da “supereroi”: il triathlon di Luca Pirani

La rubrica delle persone comuni

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Una passione che...comincia con la prima disciplina prevista da questo sport.

 

“Ho iniziato a nuotare quando avevo 6 anni, per vincere una paura. È iniziata, forse, come una specie di sfida, ma poi la passione è diventata imprescindibile.

Sentivo che mi mancava, però, ancora qualcosa...”

E, così, andando avanti nella ricerca, ecco che Luca trova gli altri due terzi di sé.

Si sente finalmente...completo.

 

Ho cominciato con il triathlon tre anni fa. Nuotare solamente non mi bastava più: ho aggiunto alla mia passione per l'acqua altri due elementi per me fondamentali.

Ogni performance è una sfida contro me stesso.”

I successi arrivano, non mancano.

“Nelle gare che ho affrontato, in diverse parti d'Italia, ho imparato a misurarmi con atleti di grosso calibro. Non capita di rado, però, che riesca a piazzarmi tra i primi 20.

Per me è davvero una grande soddisfazione.”

 

Gli obiettivi da raggiungere continuano ad essere tanti.

La sfida contro se stesso prosegue, giorno dopo giorno, nonostante gli ostacoli, nonostante questo sport sia duro il triplo.

“Spesso, avere a che fare con questo sport non è semplice, ma cerco sempre di tirare fuori il meglio di me. Perché, in fondo, il triathlon è capace di questo: di farmi sentire bene, di darmi la giusta dose di carica ed energia.”

Una cosa di cui non si può fare a meno.

Quella fonte inesauribile di grinta, di determinazione, di cuore.

 

“Penso che il triathlon occupi e che continuerà ad occupare un posto importante per me, anche nel futuro.

Proseguirò con gli allenamenti, in modo sempre più intenso.

Spero di dare il massimo e di trasmettere a tutti, attraverso la mia prestazione, il cuore che metto in ciò che faccio.”

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