Oggi Fabio, pizzaiolo di mestiere e per passione, ci svela i segreti del suo amore incondizionato per la cucina, iniziato come un "vizio di famiglia" e trasformatosi in qualcosa di assolutamente imprescindibile.
“La passione è iniziata grazie a mia madre, che come ogni mamma siciliana cucina benissimo. All'età di 11 anni ho provato a fare una semplice pasta al pomodoro. La prima volta, ho aperto un barattolo di pelati e li ho schiacciati in padella, li ho fatti cuocere sul fuoco, ma il risultato è stato un vero disastro. Il giorno dopo, però, ho provato a rimediare: ho corretto di zucchero e di sale, ma non era ancora abbastanza. Così, circa una settimana dopo, ho osservato mia nonna cucinare: ho corretto il tutto con aglio e basilico, ho fatto stringere il sugo e il risultato è stato davvero eccezionale. Da lì ho capito che dovevo imparare i segreti degli esperti, per riuscire a migliorare i miei piatti. Dovendo, poi, scegliere tra università e lavoro, ho optato per il secondo, iniziando una lunga serie di sacrifici, ricompensati dal "nutrimento" dato dai complimenti della gente. Ho capito di essere diventato pizzaiolo per passione e non per dovere.”
Tra tutti gli abbinamenti più azzardati, a trionfare è sempre il mix più speciale del mondo, quello che mette tutti d'accordo, quello che rende fieri di essere Italiani.
“A rappresentarmi è sicuramente la carbonara, un piatto molto semplice, in cui basta far saltare in padella il guanciale, unendo i rossi d'uovo a fuoco spento, completando con abbondante pecorino romano e, come piace a me, con un bel po' di pepe nero. Questo piatto mi somiglia perché mi ritengo una persona all'apparenza semplice ma, allo stesso tempo, riesco a dare il meglio di me solo a chi è in grado di coglierlo, proprio come la carbonara, che è apprezzata appieno solo da chi sa cucinarla a dovere.”
Uno sguardo, il primo, dev'essere rivolto all'estetica del piatto.
Dev'essere invitante e appetitoso: gli occhi devono percepire queste due importanti caratteristiche, fondamentali anche per farsi conoscere e per permettere a tutti di ammirare i propri piatti attraverso i social.
“La parte visiva è importantissima: ai miei collaboratori, infatti, dico sempre che un piatto prima si mangia con gli occhi e poi con il palato: la cura del dettaglio fa sempre la differenza.
Fotografando e postando le mie creazioni, riesco a capire, confrontandomi con gli altri, come cambiano i piatti da regione a regione, ed è proprio la fotografia che spinge a prendersi cura del dettaglio.”
Dettagli che saltano all'occhio e al palato, attraverso l'abbinamento di ingredienti sempre freschi e genuini.
“Un buon pizzaiolo deve prima saper cucinare bene e poi saper fare il pizzaiolo. Bisogna sapere come gli alimenti rendono al meglio, decidendo se metterli sulla pizza prima o dopo averla infornata, conoscerli e utilizzarli sempre freschi e di stagione.”
Un ringraziamento particolare a Fabio, per la sua disponibilità e per questa chiacchierata. Gli chiediamo di concluderla con una parola per riassumere le mille e più sfaccettature della cucina.
“Bisogna aver palato ed estro: palato, per riuscire ad abbinare al meglio gli ingredienti, dosandoli nel modo giusto, ed estro, perché bisogna osare combinazioni originali, che però lascino il palato soddisfatto di ciò che sta assaporando.