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Renzi attacca il M5S: "Reddito di cittadinanza incentivo a licenziare"

Il leader del Pd presenta il programma: "240 euro di detrazione fiscale per i figli"

redazione
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Un programma per "nerd" da 60 pagine, una versione sintetica da 15 pagine e "una proposta fatta di 100 piccoli passi in avanti, piccole cose concrete, impegni realizzabili". Così Matteo Renzi ha illustrato il programma politico del Partito Democratico in vista delle elezioni. Lanciando un forte attacco al Movimento 5 Stelle: "Noi diamo incentivi per assumere, il reddito di cittadinanza è un incentivo per licenziare. Noi non spariamo cifre a caso come i cento miliardi per il reddito di cittadinanza".

Poi annuncial a proposta dal costo di 9 miliardi: "Un unico sostegno universale alle famiglie. Una misura fiscale unica (in grado di raggiungere anche gli incapienti sotto forma di assegno) che preveda 240 euro di detrazione Irpef mensile per i figli a carico fino a 18 anni e 80 euro per i figli fino a 26 anni". Varrà "per tutti, da zero fino a 100 mila euro l'anno". Inoltre si propone "uno strumento triennale di 400 euro al mese per ogni figlio fino ai 3 anni", per nido o baby sitter. Vale 1,1 miliardi.

Tra i punti principali del programma del Pd vi è la riduzione del costo del lavoro attraverso un taglio strutturale di 4 punti dei contributi, dal 33% al 29%, ma anche una "buonuscita compensatoria" per i contratti a tempo determinato che non vengono stabilizzati. "Il lavoro a tempo indeterminato - si legge - vale di più, deve costare di meno". Prevista anche "una tessera gratuita di sei mesi per viaggiare sui treni per chi perde il posto di lavoro".

C'è anche la proposta di una "patente fiscale a punti" con una serie di "vantaggi, tributari e non" per chi paga correttamente le tasse. Si punta ad arrivare a "30 miliardi" nella lotta all'evasione e a introdurre "un modello fiscale che valorizzi il contrasto d'interesse, nella logica veicolata dal messaggio 'scaricare tutto, scaricare tutti'". Tra le misure fiscali ipotizzate anche l'estensione degli 80 euro a partite Iva e autonomi e un nuovo calo di Ires e Iri (rinviata di un anno con l'ultima manovra) al 22%.

Renzi ha inoltre annunciato: "Abbiamo restituito 80 euro a chi guadagna meno di 1500 euro, l'obiettivo è estendere questo provvedimento per ogni figlio fino ai 18 anni. Nessuna legge che faremo dovrà costare di più di quelle che abbiamo fatto in questi anni".

"Abbiamo iniziato a governare con un Pil stabilmente negativo, -2%, ora e' a +1,6%, noi vogliamo una crescita superiore al 2% ritornando alla filosofia che aveva ispirato Maastricht - ha continuato Renzi -. Inoltre proseguirà il lavoro fatto per "stabilizzare il rapporto debito/pil". "Ai tempi dell'Ulivo - ha ricordato - era arrivato al 100%. Poi è cresciuto in modo incredibile. Noi vogliamo riportarlo da 132 a 100 nell'arco di un decennio"

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