Una forte polemica nelle ultime ore: sarebbe stato proprio Grasso a determinare la rovinosa sconfitta del Pd. Ma il Presidente del Senato tuona "patetica scusa, utile solo ad impedire altre e più approfondite riflessioni, di carattere politico e non personalistico, in merito al bilancio della fase attuale e alle prospettive di quelle future".
Le elezioni regionali in Sicilia hanno dato come vittorioso il candidato centro-destra Nello Musumeci, seguito dal candidato M5s Giancarlo Cancelleri. Una triste sconfitta per il Pd, con il loro candidato Fabrizio Micari fuori dalla partita (18,6%).
Ed è subito processo a Matteo Renzi, ma anche a Pietro Grasso: quest'ultimo non solo ha rifiutato la candidatura, ma poco prima delle elezioni è uscito dal partito. Uno sgarro che ha fatto parlare tanto, troppo, tanto da smobilitare il Presidente stesso che si è ritrovato costretto a rispondere alle accuse.
La prima, del rifiuto della candidatura, è il suo portavoce a esprimerla: "Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha comunicato ufficialmente e con parole inequivocabili l’impossibilità , per motivi di carattere istituzionale, di candidarsi alla Regione Siciliana il 25 giugno scorso". Grasso respinge anche le accuse sul suo ritiro, che non ha dirottato i voti siciliani. E' ancora una volta il portavoce, Alessio Pasquini, a emanare una nota "Imputare a Grasso il risultato che si va profilando per il Pd, peraltro in linea con tutte le ultime competizioni amministrative e referendarie, è una patetica scusa" "Sullo stile e l’eleganza dei commenti di alcuni importanti esponenti del Partito Democratico in merito al coraggio del presidente Grasso non resta che confermare ancor di più le motivazioni per le quali il presidente si è dimesso dal gruppo del Pd - continua la nota - merito, metodi e contenuti dell’attuale classe dirigente del partito sono molto lontani da quelli dimostrati dal presidente in tutta la sua opera a servizio dello Stato e delle Istituzioni".
Insomma chi lo accusa di non aver risposto subito ad una possibile candidatura, lasciando poco tempo per creare un piano d'azione, chi lo accusa di aver mostrato un Pd disunito lasciandolo poco prima delle elezioni, Grasso risponde così "patetica scusa, utile solo ad impedire altre e più approfondite riflessioni."
Nel frattempo M5s festeggia: non hanno vinto le elezioni, ma la loro è una vittoria morale. E' proprio Beppe Grillo a commentare "Siamo risultati il primo partito in assoluto. E soprattutto abbiamo dato la dimostrazione di poter battere il Pd e di competere con il centrodestra" e aggiunge "Quello di Cancelleri è un risultato straordinario. Ci siamo dimostrati competitivi con una sola lista contro un’accozzaglia e speriamo di liberare la Sicilia da questa pessima amministrazione siciliana. Il Pd è fallito, l’allegra ditta Renzi-Alfano è stata mandata a casa. Noi correvamo da soli contro un’armata Brancaleone e di impresentabili e abbiamo avuto un dato importantissimo".