Mancano ancora una serie di provvedimenti che devono essere approvati.
L'ultimo ad essere stato approvato è il ddl della concorrenza, approvato dal Senato dopo 2 anni, con una maggioranza risicata.
Il Parlamento però va in ferie e quindi molti provvedimenti sono rimandati a settembre.
L'ultimo provvedimento di cui si è parlato, ma che non è stato ancora approvato sono i vitalizi: rguarda, in particolare, gli ex parlamentari che percepivano una pensione prima dell'abolizione, vera e propria, dei vitalizi. Secondo i calcoli del M5S, che ha conteso la paternità del ddl ai Dem, finora i vitalizi per chi è stato eletto ma non è più in carica sono costati 215 milioni di euro e hanno riguardato 2600 parlamentari. Il giro di vite riguarda poi anche le Regioni, che se non si adegueranno vedranno le voci destinate ai vitalizi per i consiglieri regionali tagliate del 50%.
Un altro provvedimento molto caldo è il biotestamento: se ne discute in Parlamento da 5 anni, rimandato a settembre per 'colpa' dei tremila emendamenti che gravano sul testo al Senato dove è in discussione dopo l'ok della Camera in aprile.
Lo ius soli fermo al Senato dopo che è stato approvato dalla Camera dei Deputati.
Rimandato a settembre anche la legalizzazione della cannabis: le commissioni riunite Giustizia e Affari sociali di Montecitorio hanno, infatti, adottato il testo base sulla cannabis proposto dalla relatrice per la XII commissione, la democratica Margherita Miotto, riguardante solo l'uso terapeutico:facendo cadere, quindi, la parte sulla liberalizzazione