Nonna Clotilde Napolitano, per tutti Cleo, oggi a Roma ha spento 112 candeline. Diverse le analogie che richiamano al Presidente della Repubblica, ma nonna Cleo non e' affatto parente del Capo dello Stato. E questo fa tirare un sospiro di sollievo a molti italiani, almeno a quelli preoccupati che anche il Capo dello Stato possa arrivara a spegnere magari 112 candeline. Nessuno augura il male al Presidente, ci mancherebbe altro, anche perché si rischia una incriminazione, ma una cosa è certa: l'eventuale longevità oltre i cento anni di "Re Giorgio" avrebbe delle ricadute negative sulle casse pubbliche dell'Italia. Probabilmente se arrivasse a quella età i "nominati" del Parlamento non lo eleggerebbero per la terza o quarta volta, ma sarebbe comunque senatore a vita, un diritto già abbondantemente acquisito. E quindi bisognerebbe versare al futuro ultracentenario l'indennità da senatore. E secondo un semplice concetto matematico più la vita del senatore sarà lunga e più lo Stato spenderà. Considerato inoltre che la longevità pare sia ereditaria, quanto dichiarato dalla nipote della nonnina ultracentenaria, Alessandra Martucci, rassicura in questo senso i contribuenti:  "Nonna, - spiega la nipote - nonostante il cognome non e' parente del Presidente della Repubblica, ma ha origini napoletane. I miei bisnonni erano infatti entrambi di Napoli. E' nata a Firenze il primo dicembre 1901 (la famiglia del mio bisnonno si era infatti trasferita in citta' per lavoro). E' rimasta orfana di entrambi i genitori molto presto ed ha studiato in collegio". "Nel 1925 - racconta sempre la nipote - nonna Cleo ha conosciuto mio nonno Raffaele con il quale si e' sposata negli anni trenta. Mio nonno lavorava nell'esercito e quindi mia nonna si e' spostata in varie citta' molte volte per alcuni anni". Ha avuto tre figli : Rita, Sofia e Pasquale. "Nonno e' morto nel 1980 e da allora nonna ha sempre vissuto con qualcuno dei figli".