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A sorpresa Torrisi presidente Affari Costituzionali

Il Pd è furioso

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Votazione per il Presidente degli Affari Costituzionali: il posto era rimasto vuoto, dopo che Anna Finocchiaro venne nominata ministra dal governo Gentiloni.
A sorpresa è stato eletto Salvatore Torrisi (Ap) alla presidenza della commissione Affari costituzionali.

Questo è un ruolo cruciale in questo periodo che si occuperà, tra l'altro, di legge elettorale, ottenendo 16 voti, mentre il candidato del Pd, Giorgio Pagliari si è fermato a 11. Due senatori di Ala non hanno partecipato alla votazione e c'è stata una scheda bianca.
In mattinata Torrisi aveva rinunciato alla candidatura e Ap si era dedicata a votare il candidato democratico, Giorgio Pagliari.

"Ciò che è successo in prima commissione al Senato è molto grave dal punto di vista politico. E' il tradimento di una normale modalità di stare insieme in maggioranza. Siamo molto preoccupati per quello che è avvenuto". Lo dice Lorenzo Guerini, coordinatore della mozione Renzi.

Alfano si appella alla rinuncia "Le modalità della elezione del collega Torrisi, espressione in larga misura del voto delle opposizioni, ci inducono a chiedere all'interessato la rinuncia all'incarico. La elezione del senatore Salvatore Torrisi a presidente della commissione Affari Costituzionali è senz'altro un segno di stima da parte dei colleghi per il lavoro svolto in questi anni. Stima meritata e condivisa". Negando però la partecipazione di Alternativa Popolare, “non abbiamo contribuito perché leali agli accordi di maggioranza cui abbiamo sempre corrisposto. In base a questi accordi, in successione alla senatrice Anna Finocchiaro, spettava al Pd esprimere la presidenza. Noi abbiamo dunque votato per il senatore indicato dal Pd."

Analisi del colpo di scena, Radar Giannini

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