Il governatore della Puglia e candidato alle Primarie Pd, Emiliano Rossi, è stato ascoltato come testimone sul suo incontro con Carlo Russo, nel caso Consip.
E' durato poco più di un'ora l'incontro in procura a Roma. Emiliano Rossi aveva rivelato di aver ricevuto una richiesta di incontro dall’imprenditore Carlo Russo e di aver ricevuto rassicurazioni sul suo conto dal ministro dello sport e all’epoca sottosegretario alla presidenza del consiglio Luca Lotti.
Carlo Russo è indagato insieme a Tiziano Renzi per questioni in influenze nella Consip. Al temrine del colloquio sono stati rilasciati degli sms, il loro il contenuto era già noto. "Conosci un certo Carlo Russo che sta venendo a Bari a ‘sostenermi’ dicendo che è amico tuo e di Maria Elena Boschi?", scrive Emiliano a Lotti dopo aver ricevuto la proposta di un incontro da Russo. E Lotti risponde: "Lo conosciamo". Emiliano insiste: "In che senso? Lo devo incontrare o lo devo evitare?". E Lotti senza esitare: "Ha un buon giro ed è inserito nel mondo della farmaceutica. Se lo incontri per 10 minuti non perdi il tuo tempo". Dopo aver rivelato in una intervista a metà febbraio l’esistenza degli sms, Emiliano si era subito messo a disposizione dei magistrati per fornire ulteriori chiarimenti: "Qualcuno dovrebbe chiedere ai protagonisti il significato di questa storia. Il fatto che io sia a conoscenza di fatti che potrebbero essere rilevanti ai fini di un’indagine certamente non potrà ledere alcuno dei miei diritti".
Al termine del colloquio, Emiliano Rossi non ha rilasciato dichiarazioni, mentre sono stati acquisiti dai magistrati che coordinano l’indagine gli sms scambiati con il ministro Luca Lotti riferiti alla vicenda e con Tiziano Renzi, padre di Matteo.