"Nel giorno dell'8 Marzo accolgo qui al Quirinale "la passione, le fatiche, i sogni, le amarezze e la gioia di tutte le donne italiane. Della metà dell'Italia! E vi ringrazio per la vostra quotidiana e spesso faticosa azione in favore di una società più equa, più accogliente, più solidale e più integrata". Con queste parole il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha aperto il proprio discorso in occasione dell'8 Marzo, dedicato quest'anno alla pace, sottolineando quanti "ostacoli, incomprensioni e pregiudizi" le donne debbano ancora affrontare.
Quella del femminicidio è ormai in Italia "un'emergenza sociale tragica e inquietante", sottolinea Mattarella.
"Promuovere e difendere le donne, i loro diritti, la loro tutela, il loro lavoro, il loro inserimento nei processi decisionali, significa aprire concretamente prospettive di pace". Il capo dello Stato ha anche precisato quanto sia ancora minima la partecipazione delle donne all'interno della politica e nelle organizzazioni internazionali.
Tra i politici, scontata l'adesione allo sciopero delle donne da parte dei partiti più a sinistra come Prc, SI e Possibile, mentre altrove si sono registrate varie voci critiche.Un esempio quella del ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, secondo la quale lo sciopero "sottovaluta i passi importanti che il Parlamento ha fatto, come mettere soldi sull'astensione dal lavoro retribuita al cento per cento se la donna denuncia il partner violento. O il piano straordinario con finanziamenti per i centri anti-violenza. Perché non andare piuttosto sui luoghi di lavoro a coinvolgere le persone? Così si rischia di discutere dello strumento, lo sciopero, non di discriminazioni".
Perplessa anche la sottosegretaria Sesa Amici, sensibile ai temi delle donne: "con il fatto di aver deciso che diventasse anche lo sciopero dei mezzi pubblici, abbiamo ottenuto un effetto boomerang: il rischio è che abbiamo contribuito a fare dell'8 marzo la giornata in cui si blocca la città e si bloccano le donne nella loro mobilità e possibilità di stare al centro".
In ogni caso non mancherà al Quirinale la tradizionale cerimonia celebrativa: filo conduttore di quest'anno la pace, e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, renderà omaggio alle donne costruttrici di pace, protagoniste nella promozione di una cultura di pace e di giustizia nei contesti sociali più difficili. Anche la semplice tradizione della mimosa sembra comunque difficile da estirpare: secondo i calcoli dei fioristi di Confesercenti, gli italiani dovrebbero acquistare circa 12 milioni di ramoscelli dorati, addirittura in aumento rispetto allo scorso anno.