IL 25 novembre 1960 le tre sorelle dominicane Mirabal furono assassinate. Erano oppositrici del dittatore Rafael Leonidas Trujillo, tiranno della Repubblica Dominicana. Le tre donne originarie di Ojo de Agua, nella provincia di Salcedo , Maria Argentina Minerva, Antonia Maria Teresa e di Patria Mercedes, stavano andando a trovare i propri mariti in carcere quando vennero fermate dagli uomini di Trujillo e condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze, uccise a bastonate poi riportate in macchina e spinte in un burrone per simulare una loro morte casuale. Il piano della polizia fallì perché di lì a poco la notizia si diffuse in tutto il mondo fino a diventare il triste simbolo delle violenza maschile. Nel 1981 un gruppo di donne riunite in un incontro femminista a Bogotà indicarono proprio la data il 25 novembre da designare come “Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.” Indicazione che l’Onu ha ratificato con la risoluzione 54/134 del 1999 invitando i governi, le organizzazioni internazionali e le Ong a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema il 25 novembre di ogni anno.
Una giornata che vuole ricordare ed estirpare la brutalità nei confronti del genere femminile che ancora oggi, 53 anni dopo quell'orribile evento, continua a ripetersi in ogni angolo del mondo e che assume molteplici forme: femminicidio, violenza fisica, stalking , stupro, violenze domestiche e psicologiche fino ad arrivare al mobbing sul posto di lavoro. Tutte espressioni del distorto rapporto tra donne e uomini.