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Corte dei conti: negli appalti dilaga la corruzione

In occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario la Corte dei conti lancia l'allarme

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La Corte dei conti lancia l'allarme sulla corruzione "che si manifesta in maniera particolarmente consistente negli appalti pubblici". Ad affermarlo il procuratore generale della magistratura contabile, Claudio Galtieri, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'Anno giudiziario 2017.

Galtieri sottolinea la necessità di distinguere la corruzione "legata alla criminalità organizzata da quella invece, diffusa, costituita da singoli (o anche plurimi) comportamenti legati a singole persone". Secondo il procuratore generale la criminalità organizzata "pur essendo più strutturata può essere oggetto di un'azione di contrasto diretta altrettanto pianificata e programmata". Invece per la criminalità che ha carattere episodico e singolare, l'azione di contrasto difficilmente può essere diretta, pianificata e programmata  ma deve essere pensata e realizzata in maniera diversa, con strumenti indiretti e trasversali". In particolare, secondo Galtieri, in tempi medio lunghi possono costituire efficaci strumenti di deterrenza elementi come la trasparenza, la semplificazione e la tempestività dei procedimenti, la limitazione delle deroghe, la riduzione dei centri decisionali, la predisposizione di controlli esterni su atti e attività non solo nelle fasi procedimentali ma soprattutto sulle modalità di esecuzione degli appalti, sui risultati conseguiti e sui costi finali.

Serve ulteriore coordinamento con l'Anac "Accanto alle sinergie che quotidianamente si realizzano con le altre magistrature, ulteriori momenti e forme di raccordo possono e debbono essere realizzati con le altre istituzioni pubbliche che esplicano le proprie funzioni, di indagine o di regolazione, in ambiti nei quali le diseconomie o gli illeciti si realizzano", ha poi detto Galtieri. "Mi riferisco all'Anac - ha aggiunto - con i suoi poteri di indagine e valutazione delle anomalie nel settore degli appalti pubblici e dei conflitti di interesse dei pubblici funzionari, e dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, che rileva e contrasta le anomalie che nel mercato sono determinano dall'azione degli operatori economici, anche pubblici. E' ancora attuale, a questo proposito, nelle aule giudiziarie la vicenda dell'accordo tra società pubblic he operanti nel settore dei trasporti pubblici locali volto a contrastare l'ingresso di operatori economici privati, accordo oggetto di consistenti sanzioni dell'Autorità garante". 

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