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Il dramma delle donne nigerine

La tragica situazione femminile in Niger

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Parliamo con  Enrico Sborgi, funzionario della Delegazione della Commissione Europea nella Repubblica del Niger che rivela quanto sia terribile la condizione delle donne in questo paese dell'Africa Occidentale.
“Il Niger è il paese con il tasso di fertilità più alto nel mondo,  un paese poverissimo dove solo il 20% della popolazione sa leggere e scrivere, dove le donne vengono abbandonate o rimangono vedove che hanno già 4 o 5 figli. Circa la metà dei casi  penali in Niger riguarda casi di infanticidio” dichiara il dottor Sborgi “Il Niger è il paese con il tasso di fertilità più alto nel mondo,  un paese poverissimo dove solo il 20% della popolazione sa leggere e scrivere, dove le donne vengono abbandonate o rimangono vedove che hanno già 4 o 5 figli. Spesso per disperazione cedono alle lusinghe del primo uomo che dimostra loro un po’ di attenzione. Questa è la migliore delle ipotesi, altrimenti rimangono incinte perché devono fare chilometri per avere del cibo, ossia qualche manciata di riso  alle volte per avere quel riso devono dare in cambio il loro corpo.
In Niger le donne si vestono con grandi stoffe che possono facilmente nascondere una gravidanza. L'ipocrisia nei villaggi va di pari passo all'ignoranza. L'uomo colpevole intima alla donna di non dire nulla. La poveretta per fuggire alla vergogna di un figlio fuori dal matrimonio, lo uccide appena nato, e questo quando sono relativamente fortunate perché  quante tenteranno di abortire muorendo? Non si hanno numeri precisi purtroppo, soltanto delle istantanee di situazioni drammatiche.
Non ci dicono le fonti quante muoiono insieme al loro figlio mentre rompono il cordone ombelicale con un sasso o con le unghie.
Quante, senza ancora figli, scappano all'estero e diventano magari prostitute. Quando vengono scoperte, nonostante la clemenza dei giudici, vengono loro inflitti quattro o cinque anni di carcere. Ma in questi anni i figli della donna rimangono abbandonati a loro stessi. 
Le figlie cresceranno nella povertà e nell'ignoranza e il tutto ricomincerà da capo. Le donne che vengono condannate in realtà sono vittime con i figli che hanno ucciso.
Vittime incoscienti della povertà e dell’ignoranza e del maschilismo imperante e accettato e veramente tanto difficile da debellare.
L'uomo che le ha messe incinta non è mai presente al momento del processo e non è mai sul banco degli imputati, tutt'al più è presente come testimone.
Le fonti sottolineano come il vero problema del paese sia la mancanza di una legge sulla famiglia che tenga il passo con i tempi,  tutti i tentativi di applicarla  si sono scontrati con le associazioni islamiche che sono minoritarie  ma ben organizzate,  non c'è pianificazione delle nascite." 

Donne senza scelta e senza futuro. La via del loro riscatto è ancora tutta in salita. 

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