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Ex consigliere grillino: Le polizze sono contenitori di soldi da investire, che però godono delle agevolazioni fiscali delle polizze vita

Vittorio Bertola, uscito dal movimento prima dell'elezione dell'Appendino spiega il meccanismo "polizze" su fb

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Era un consigliere grillino  a  Torino,  poi uscito del Movimento  prima dell'elezione di Appendino.  Con un lungo post su fb spiega i meccanismi che stanno dietro alla stipula di polizze assicurative

"Visto che molti non capiscono la vicenda Raggi-Romeo, vi spiego come funziona il giochino delle polizze vita. Da parecchi anni - si sono diffuse polizze vita che lo sono solo di nome; in realtà sono contenitori di soldi da investire, che però godono delle agevolazioni fiscali delle polizze vita. In particolare, sono impignorabili e permettono di nominare un beneficiario anche diverso dai propri eredi, il quale riceverà i soldi senza pagare le tasse che ci sarebbero sulla successione o sul pagamento di una fattura o di un reddito, e senza tutti i controlli su bonifici o pagamenti in contanti di importo elevato. Molte di queste polizze permettono inoltre il riscatto, pur pagando una penale, anche se l'assicurato non è morto; basta che sia trascorso qualche anno".
 

"Detto quindi che la vicenda è tutta da chiarire e che bisognerà capire i dettagli della polizza e gli altri fatti, il giochino poteva funzionare così: io - continua l'ex consigliere comunale torinese - che voglio un favore dal futuro sindaco di Roma, prima delle elezioni prendo una polizza e lo nomino come beneficiario; dopodiché, se lui vince e mi fa il favore, io faccio passare il tempo minimo necessario e poi riscatto la polizza e lui incassa, altrimenti cambio di nuovo il beneficiario e mi tengo i soldi senza alcuna spesa. Se poi volessi essere sicuro, prima delle elezioni potrei fare la stessa cosa verso esponenti di partiti diversi, così posso poi fare il giochino chiunque sia a vincere".
Bertola è molto sorpreso dal fatto che la  Raggi in non fosse a conoscenza della polizza: "E' vero - sostiene - che non è necessario che il beneficiario sia d'accordo o lo sappia, ma sarebbe piuttosto strano che io, neo-sindaca di Roma, nominassi come mio braccio destro di totale fiducia uno che mi vuole talmente male da cercare di ricattarmi a mia insaputa; e se fossi sotto ricatto, sarebbe piuttosto strano che, una volta scopertolo, invece di andare a denunciarlo - io gli triplicassi lo stipendio".

 

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