Attraverso una complessa attività di indagine i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno sgominato una banda di 6 persone dedita all’attività di clonazione di carte di credito e al conseguente prelievo illegale di denaro dagli sportelli.
I 6 di nazionalità rumena avevano ideato diversi sistemi, detti “Skimmer Device”, per riuscire a prelevare il denaro dai conti correnti: da microtelecamere posizionate sugli sportelli per rubare i codici di accesso Pin e Pan digitati sulle tastiere, alle bande elettromagnetiche in grado di clonare le carte inserite nel lettore dello sportello Atm. I dati così raccolti servivano ad effettuare i “prelievi” sul suolo nazionale oppure venivano inviati all’estero per poter effettuare da li l’accesso ai conti correnti.
La banda aveva preso di mira gli sportelli Atm delle zone di Roma a maggiore frequentazione come Corso Vittorio Emanuele II, Via del Corso Largo di Torre Argentina e la zona di San Pietro.
Le indagini dei Carabinieri sono state portate avanti grazie all’analisi dei tabulati del traffico telefonico e telematico, ai pedinamenti dei sospettati, al monitoraggio dei profili social-network e con l’ausilio dei Servizi Interbancari. Gli arresti, effettuati su ordinanza del GIP del Tribunale dei Roma, Dott. Maurizio Caivano, che ha accolto la richiesta del Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Roma, Dott.ssa Nadia Plastina, sono stati eseguiti in diverse fasi cogliendo i sospettati proprio mentre montavano o smontavano le apparecchiature di clonaggio dei dati.