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Omofobia, discriminazioni, prevenzione: le grandi battaglie dell’ANDDOS

l’Associazione, contro le discriminazioni da orientamento sessuale, con oltre 200.000 è la più grande realtà Lgbti di assistenza, sostegno, formazione e attività socio-ricreativa

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Lotta all’omofobia, contrasto alle discriminazioni, impegno quotidiano per il riconoscimento dei diritti, progetti di formazione, campagne di informazione per la prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili: l’Associazione Nazionale ANDDOS,  contro le discriminazioni da orientamento sessuale, si conferma sul territorio italiano la più grande associazione Lgbti di assistenza, sostegno, formazione e attività socio-ricreativa, con il superamento della quota di 200.000 associati raggiunta proprio in questi giorni di fine dicembre.
E’ un’associazione, senza fini di lucro, nata nel luglio del 2012 dall’iniziativa di numerosi circoli privati ed associazioni Lgbti sparse su tutto il territorio italiano; presente in 15 regioni, 22 province, oltre settanta circoli affiliati: www.anddos.org.
Nella grande famiglia dell’ANDDOS, grazie all’ottimo lavoro di mediazione svolto dal vice presidente Massimo Florio, è entrata dallo scorso ottobre anche l’associazione POLIS Aperta, con sede nazionale a Trieste, costituita da esponenti della comunità Lgbti appartenenti alle forze armate e dell’ordine.
Il traguardo numerico appena raggiunto viene spiegato dal presidente nazionale Mario Marco Canale: “E’ stato il 2016 un anno molto positivo per la nostra associazione, un anno che si chiude con il superamento di quota 200.000 soci e socie, un fatto che ci riempie di orgoglio e ci carica di grandi responsabilità verso tutta la nostra base associativa. Abbiamo potenziato i servizi di aiuto e assistenza gratuita medica, psicologica e legale, con i nostri Centri Ascolto e Anti Violenza oltre il portale di assistenza diretta One Question, uno strumento online in cui è possibile informarsi e fare qualsiasi domanda in forma anonima su sessualità, salute e diritti. Sul piano della prevenzione, Anddos ha distribuito anche quest’anno 1 milione di profilattici ed è stata ed è stata in prima linea nella collaborazione con le strutture ospedaliere e le altre associazioni per la somministrazione di oltre 4000 test salivari nei propri circoli per la diagnosi di HIV e Sifilide. Per quanto riguarda la nostra attività all’interno dei circoli, tengo a sottolineare che i circoli Anddos sono luoghi sicuri, pensati benessere dei nostri associati,  dove possono condividere esperienze, trovare accoglienza, manifestare appieno il proprio orientamento sessuale. Sono realtà ricreative aperte sia alle persone Lgbti che eterosessuali., dove trovare servizi e informazioni sulla salute e la prevenzione, oltre alla possibilità di socializzare e divertirsi in assoluta sicurezza, lontano dal pericolo di aggressioni verbali e fisiche. Tra i servizi gratuiti anche l’app One Pass che permette di usufruire di una serie di benefit e omaggi messi a disposizione dai nostri circoli, oltre a 2000 convenzioni grazie alla collaborazione con l’associazione Elisir che opera in partnership con grandi marchi commerciali ed organizzazioni di servizi. Per il 2017 abbiamo in cantiere grandi progetti anche culturali mirati alla crescita qualitativa e quantitativa della nostra associazione, per consolidare la nostra mission nel contrasto alle discriminazioni, al riconoscimento dei pari diritti, all’educazione alle differenze, all’inclusione sociale, oltre alle campagne di sensibilizzazione ed informazione contro le infezioni sessualmente trasmissibili”.
La mission è sottolineata anche dall’avvocato Antonio Bubici (Studio Legal Solution www.legalsolution.eu), presidente Collegio dei Garanti ANDDOS: “Il nostro impegno anche per il 2017 sarà quello di sensibilizzare tutte le forze istituzionali e politiche nel concentrare gli sforzi e nell’attuare leggi definitive contro l’omofobia e contro tutte le forme di discriminazione nel mondo. Riteniamo che Idee, proposte, iniziative e progetti, nei tavoli di confronto e condivisione dei programmi, siano fondamentali per raggiungere tutti insieme gli obiettivi da concretizzare nel tessuto sociale: arginare ogni tipo di discriminazione e promuovere la cultura del rispetto, per contribuire attivamente alla trasformazione di una società ancora poco accogliente e tollerante nei confronti delle diversità”.

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