Mafia capitale. Chiuso il terzo troncone di indagini, la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di altre 24 persone. Tra essi, il re delle cooperative Salvatore Buzzi, già sotto processo nell’ambito del filone principale dell’inchiesta; l’ex capogruppo Pd in Campidoglio, Francesco D’Ausilio; l’ex direttore Ama, Giovanni Fiscon; l’ex sindaco del comune di Sant’Oreste, Sergio Menichelli (uno dei sindaci che sarebbero stati corrotti da Buzzi per favorire il pilotaggio degli appalti), e due imprenditori edili, Fabrizio Amore e Flavio Ciambella Quest'ultimo, a un certo punto delle indagini era passato dalla parte dei collaboratori degli inquirenti, e per questo aveva ricevuto diverse minacce.
Censis. Il 50° rapporto del Centro studi investimenti sociali non mette in luce soltanto l’emergenza stipendi relativa ai millennials (i nati a cavallo dei due millenni): è anche una fotografia dello stato generale in cui versa l’istituto della famiglia in Italia. Partendo proprio dai millennials, i dati dicono che l’80,6% di essi sono celibi/nubili; single, invece, il 39,7%.
Questi i dati oltre i millennials: nel 2015 si contano 1,5 mln di genitori soli (rispetto al 2013 siamo al +107%); le libere unioni sono 1,2 mln (+108%) e i bambini che vivono con genitori soli o in libera unione (cioè non consacrata dal matrimonio) sono circa 2 milioni. A proposito dei bambini nati fuori dal matrimonio essi rappresentano il 28,7% della popolazione infantile (mentre 10 anni fa erano il 15,8%). Ma sono 1,6 milioni gli italiani ancora convinti che il matrimonio debba precedere la nascita di un figlio.
Incendio raffineria. Cessato allarme in provincia di Pavia all’indomani dell’incendio di vaste proporzioni divampato all’interno della raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgondi. A rassicurare gli animi lo stesso ente, con una nota diffusa nel corso della mattinata: “ Secondo quanto risulta dai primi rilievi degli organismi locali competenti – scrive Eni - non vi sono nell’aria concentrazioni significative di inquinanti.” L’impianto danneggiato, aggiunge la nota, è quello relativo alla tecnologia Est.
Cronaca nera. Caso-Ragusa: si conclude a Pisa la seconda udienza preliminare del processo a carico di Antonio Logli, il marito della donna accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere. Essendo il rito abbreviato, la pena è scontata di 1/3, per un totale di 20 anni. Ora la palla pasa al procuratore e quindi alle parti civili e alla difesa.
Operai morti nel porto di Messina: emessi sei avvisi di garanzia da parte della Procura peloritana. Destinatari dell’avviso sono Salvatore Virzì, comandante della nave “Sansovino” teatro della tragedia, l’ufficiale Raffaele De Falco, Giosuè Agrillo, titolare di una società napoletana di manutenzione navale, e due rappresentanti della compagnia a cui la nave apparteneva, la Siremar – Caronte & Tourist: si tratta dell’amministratore delegato, Luigi Genchi, e dell’ispettore tecnico, Domenico Cicciò.
Consiglio di Stato. Accogliendo uno specifico ricorso, decide la sospensione in via cautelativa della trasformazione delle banche popolari in società per azioni. In particolare ci sarebbe "illegittimità costituzionale" sulla questione del rimborso in favore dei soci che esprimano la volontà di recedere dalla loro posizione, rimborso per cui non esisterebbero garanzie certe. Ora a pronunciarsi sulla validità della riforma bancaria voluta dal governo sarà la Corte Costituzionale.
Rogo Città della Scienza di Napoli. Sei anni di reclusione per l'excustode della struttura, Paolo Cammarota: sarebbe lui l’autore dell’incendio che il 4 marzo 2013 ne distrusse un’ala. A condannarlo, il gup del tribunale di Napoli Maria Aschettino, in accoglimento della richiesta della Procura partenopea.
Istat. Nell’ambito dei paesi che fanno parte dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), l’Italia è maglia nera per quanto riguarda la spesa media per l’istruzione in rapporto al Pil. Il periodo preso in esame è quello che va dall’inizio della crisi, il 2008, al 2012; in questo quinquennio, mentre in Italia questa voce di spesa è calata dal 4,8 al 3,6%, negli altri paesi Ocse è scesa dal 5,9 al 4,8%. Il 2015 è stato poi un anno record quanto a numero di neet, giovani che non studiano e non lavorano: dal 19,3% del 2008 si è passati al 25,7% dell’anno II dell’era Renzi.