Emergenza criminalità. Un centinaio di carabinieri del Comando provinciale di Catania hanno eseguito nel corso della mattinata l’arresto di 16 persone accusate di far parte di un gruppo criminale che gestiva un grosso traffico di droga nell’hinterland catanese. Leader dell’organizzazione era un ergastolano che comunicava con gli altri associati per mezzo di “pizzini”. In pratica gli uomini dell’organizzazione si procuravano con rapine e furti il denaro necessario per comprare grossi quantitativi di droga, che poi rivendevano a prezzi profittevoli.
Intanto nel Napoletano è stata caccia grossa contro gli esponenti del clan Mallardo, operante sin dagli anni ’80 nei settori del racket, del mercato della droga e della speculazione edilizia. La Squadra mobile, il Centro operativo Dia, il Nucleo investigativo dei Carabinieri e il nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza hanno eseguito l’arresto dei suoi vertici e sequestrato beni ad esso riconducibili per 10 milioni. Tra gli arrestati, la moglie del boss Ciccio Mallardo, Anna Aieta. Ai domiciliari due imprenditori, Ciro Nadi De Fortis e Gaetano Esposito. Per tutti le imputazioni sono di associazione mafiosa, riciclaggio e intestazione fittizia di beni.
Emergenza corruzione. Il Corpo Forestale e la Guardia di Finanza hanno scoperto in provincia di Perugia una truffa milionaria nella gestione dei rifiuti: la vicenda coinvolge ben 24 comuni ed enti pubblici nella regione. In pratica i cittadini avrebbero pagato bollette per servizi mai erogati. Al centro dello scandalo i vertici della Gesenu s.p.a., società che dal 1980 è leader della nettezza urbana nella regione: i dirigenti, oltre che di truffa e frode, sono accusati anche di traffico illecito di rifiuti e inquinamento ambientale. Ma nell’inchiesta rientra anche un’altra società di smaltimento dei rifiuti, la Tsa (Trasimeno servizi ambientali), di cui è stato sequestrato un impianto di smaltimento a Borgogiglione, in provincia di Perugia.
Emergenza immigrazione. Rimpatriato stamani un kosovaro ventiseienne, residente a Fiesse, in provincia di Brescia. “Le indagini – ha detto il ministro dell’Interno Alfano – hanno provato che l’uomo era collegato al crcuito di un foreign fighter marocchino.” Oltre a lui, nelle ultime ventiquattro ore è stato espulso anche un altro extracomunitario. “Sale così a 127 – ha aggiunto il ministro – il numero degli espulsi da gennaio 2015 a oggi nel programma di contrasto all’estremismo religioso.”
Istat. L’inflazione torna ad alzarsi a novembre, anche se di poco. I prezzi al consumo fanno registrare un aumento dello 0,1% nel computo generale dell’anno. Interessante il dato dell’inflazione acquisita (cioè quella ereditata dal’anno precedente): cala di un punto rispetto a quella di ottobre, da -0,1 a -0,2%.
Emergenza amianto. Prosciolti dalle accuse di omicidio colposo e lesioni colpose quattro ex sindaci di Milano, i socialisti Tognoli (1976-86) e Pillitteri (1986-92), il pidiessino Borghini (1992-93) e il leghista Formentini (1993-97), per l’amianto alla Scala. La presenza di tale materiale all’interno del teatro, prima delle bonifiche, ha causato la malattia e la morte di molti operai. L’accusa individuava i quattro ex amministratori del capoluogo lombardo come responsabili, o quantomeno co-responsabili, di tali decessi. Dal rinvio a giudizio non si sono invece salvati altri 5 imputati tra cui l’ex sovrintendente Fontana.
Politica. Il governo e i tre principali sindacati confederali (Cgil-Cisl-Uil) hanno raggiunto l’accordo quadro (ossia l’accordo per linee generali che vale per un determinato periodi di tempo) sul rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici. Tale accordo permette di sbloccare i contratti di 3,3 milioni di lavoratori, rimasti al palo da 7 anni, con un aumento salariale non inferiore agli 85 euro mensili medi: lo conferma il segretario della Uil, Barbagallo.
Ilva: fonti vicine al gruppo Riva confermano la fondatezza della notizia data ieri dal premier Renzi, durante il suo consueto question time su Internet. L’accordo c’è ed è stato chiuso “per un valore fra 1,3 e 1,4 miliardi”. Esso riguarda il risanamento ambientale dell’acciaieria di Taranto. Ad accordo fatto, il gruppo Riva metterà a disposizione di Ilva i suoi fondi svizzeri, finalmente sbloccati.
Cronaca nera. Caso Caccia: si chiude con una sentenza di “non doversi procedere” il processo milanese a Riccardo Schirripa, ritenuto l’esecutore, per conto della ‘ndrangheta, dell’omocidio del procuratore Bruno Caccia, avvenuto a Torino nel 1983. Fin dalla fine degli anni ’70 Caccia indagava, oltre che sulle Brigate Rosse, anche sui traffici della ‘ndrangheta in Piemonte.
Caso Fortuna Loffredo: la bimba fu lanciata da un’altezza sicuramente superiore ai 10 metri; cadde di schiena e riportò fratture in più parti. È quanto ha confermato i medico legale deponendo come testimone nel processo della bambina di Parco Verde, quartiere di Caivano (provincia di Napoli).
Emergenza terrorismo. L’Italia rinuncia alla richiesta di estradizione per il mullah Krekar, l’ex leader di Ansar al-Islam che la giustizia italiana ritiene ora essere a capo di un gruppo jihadista che stava preparando attacchi in tutta Europa. Il mullah, detenuto in Norvegia, dove vive da rifugiato dal ’91 e dove era strasto arrestato nel febbraio 2015 su mandato internazionale, torna dunque in libertà nel paese scandinavo.