Nella capitale e periferia è iniziato il monitoraggio degli esercizi di vendita di generi alimentari e tra le brutte scoperte dei Nas è quella relativa ad un magazzinao di Ardea dove sono stati sequestrate 58 tonnellate di derrate alimentari conservate in ambienti malsani, umidi con muffe alle pareti e nella pavimento, e in ambienti popolati ratti che avevano forato gli imballaggi, specie nei sacchi contenenti riso.
Facile capire la pericolosità degli alimenti in questione che sono stati immediatamente sequestrati e ha fatto scattare la denuncia dell’Autorità giudiziaria dei due titolari della ditta di origine bengalese. I prodotti, che risultavano regolarmente importati da India, Pakistan e Bangladesh, sarebbero stati destinati principalmente ai negozi etnici della Capitale e della provincia di Roma.
I Nas avevano individuato altri due depositi con cibi deteriorati e avevano sequestrato circa 1.000 kg di derrate. In un caso, il sito controllato nel quartiere Esquilino e riconducibile ad un’impresa diretta da un cinese, aveva alimenti di origine animale (prodotti a base di carne suina e avicola, uova cent’anni, salumi e latte) importati illecitamente dalla Cina in violazione delle disposizioni comunitarie e nazionali di profilassi sanitaria.
Un altro magazzino incriminato si trovava in zona Prenestina, dove sono stati sequestrati 750 kg di alimenti (condimenti, olive in salamoia, prodotti caseari, succhi di frutta) mal conservati Alimenti importati regolarmente dall’Egitto, con confezioni lacerate e contenuto interno intaccato da muffe, mentre i formaggi e altri alimenti deperibili erano conservati a temperatura ambiente anziché refrigerata come previsto, e anche per il proprietario di questo magazzinio è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Roma.