Maxi sequestro di droga a Malpensa. Nel corso di un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza e denominata “Big surprise”, che ha portato anche all’arresto di 16 trafficanti e alla denuncia di altri 17, gli uomini delle Fiamme Gialle hanno recuperato quasi una tonnellata e mezzo di sostanze stupefacenti fra cui oltre 1.300 chili di khat un’erba allucinogena proveniente dall’Africa e diretta principalmente a Roma.
I finanzieri, attraverso una nuova tecnica denominata di “analisi di rischio”, sono riusciti a individuare centinaia di plichi contenenti la sostanza stupefacente. In alcuni casi hanno anche effettuato le cosiddette “consegne controllate”, cioè senza farsene accorgere e hanno seguito passo dopo passo le spedizioni fino alla destinazione finale. L’operazione contro il khat, altrimenti chiamata droga dei poveri, aveva preso origine da un altro maxi sequestro avvenuto nel 2015 a Zurigo che aveva permesso alla Guardia di Finanza di predisporre un dispositivo di controllo dedicato alle rotte africane, Etiopia in primis. In un cargo infatti erano state scoperte ben 100 spedizioni.
Quello di oggi è il secondo più importante sequestro di khat al mondo avvenuto in ambito aeroportuale. Ma i militari delle Fiamme Gialle non si sono fermati qui e insieme all’allucinogeno sono riusciti a mettere le mani anche su 16 chili di cocaina, 13 di hashish, 18 di marijuana e una decina circa di altre sostanze psicotrope. La marijuana proveniva invece dal Canada, una rotta tradizionale né convenzionale, ed era diretta prevalentemente a Vicenza. Durante le indagini i finanzieri hanno scoperto che il peculiare canale di approvvigionamento del khat era rappresentato dal «Deep web», l’Internet «sommersa» in cui vengono svolte molte attività illegali e pagate con bitcoin, la più nota e più diffusa criptovaluta esistente.
Fra le curiosità venute fuori dall’operazione anche la spedizione a un 52enne residente ad Alzano Lombardo di tre libri con copertina rigida, uno dei quali presentava al suo interno pagine intrise di cocaina per un peso complessivo di 1 chilo e 620 grammi. La Finanza ha sequestrato anche 200 munizioni militari, utilizzate di solito per il fucile d’assalto americano M16, provenienti da Tijuana in Messico, zona dove i narcos sono molto attivi, e dirette in Nuova Guinea. Erano nascoste all’interno di una cassa da stereo.