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Usa, giustiziata per aver ammazzato il marito

A nulla sono serviti gli appelli del Papa e le suppliche dei figli

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Non è servito l’appello di Papa Francesco, né sono bastate le suppliche dei figli affinché la vita della madre fosse salvata, così per Kelly Renee Gissendaner non c’è stato scampo alla pena capitale.

La donna, processata per l’omicidio del marito, ucciso da Gregory Owen all'epoca suo amante, è stata giustiziata nel carcere della Jackson County. L’esecuzione, prevista inizialmente per le 19 (l'una in Italia), era stata ritardata dal ricorso ed è avvenuta prima della mezzanotte ora locale.

Kelly, 47 anni, è la prima donna condannata a morte in 70 anni nello Stato di Georgia. Per le donne le esecuzioni sono molto rare e ne sono state giustiziate 15 (contro i 1400 uomini) da quando la Corte Suprema, nel 1976, ha ripristinato la pena di morte.

La donna doveva essere giustiziata già dallo scorso 25 febbraio, ma in quella data l'esecuzione fu rinviata a causa del brutto tempo. Anche nel secondo caso, i suoi legali riuscirono a posticipare l'esecuzione dimostrando che le fiale letali, con le quali doveva essere giustiziata, apparivano contenere particelle estranee. Oggi però, nonostante appelli e reinvii, non ha avuto scampo.

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