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Cinque mesi di reclusione per Vittorio Sgarbi

Il critico d’arte ha optato per il rito abbreviato , questa bravata gli costa cinque mesi di reclusione

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Ha litigato con i carabinieri il critico d’arte più famoso d’Italia perché non volevano farlo entrare  a Expo.
Il fatto è accaduto  il 22 maggio del 2015  prima che la mostra fosse inaugurata Sgarbi voleva entrare nel padiglione Eataly in auto e senza permesso ma era stato naturalmente bloccato dai vigilantes. Ne è nata una lite alla quale sono intervenuti anche i carabinieri che hanno cercato di calmare gli animi ma con scarso successo.

Sgarbi si è adirato ancora di più arrivando ad urlare  ad un carabiniere "Sei un fascista, non fate un c.... e state interrompendo un pubblico servizio, ci vedremo in Tribunale". E ancora: "Voi carabinieri state qui a non fare un c.... (...) io sono qui per lavorare e voi non fate un c....".

Sgarbi, inotlre avrebe chiesto al suo autisti di continuare forzando il  blocco e rischiando di investire un carabiniere, ma ha pagato cara questo sua ennesima alzata di testa. Sgarbi il 30 giugno scorso aveva anche risarcito i quattro carabinieri con 10 mila euro e l’Arma con mille euro, scelta che aveva permesso al giudice Tremolada di dichiarare estinto il reato di oltraggio a pubblico ufficiale ma non gli ha impedito di condannare il critico  a 5 mesi di reclusione e il suo autista a 4 mesi.


 

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