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2016, (nuova) odissea nella precompilata

Dal prossimo mese online i modelli per dichiarazione redditi

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Dichiarazione dei redditi precompilata.

Dal 15 aprile 2016 parte la stagione ad essa dedicata con il lancio dei modelli online: è l’annuncio dell’Agenzia delle Entrate. Nel modello di quest’anno sarà possibile trovare 500 milioni di informazioni in più solo su sanità e spese connesse e altri 700 milioni di dati relativi a tutte le altre voci: parliamo, ad esempio, di premi assicurativi, interessi passivi sui mutui, contributi previdenziali, spese mediche, rimborsi delle spese sanitarie, certificazioni uniche, previdenza complementare, spese funebri e spese universitarie.

Saranno 20 milioni i lavoratori dipendenti e assimilati, oltre che naturalmente i pensionati, interessati in questo 2016 al riempimento e alla presentazione della d.r.p.: si tratta del “popolo del 730” (il modello introdotto nel 1993 a superamento del 740 semplificato), a cui si affiancano i 10 milioni di contribuenti che compilano il modello Uni.Co. (che sta per Unificato Compensativo).

Qual è la differenza, tradizionale, tra i due moduli? Il primo – cioè il 730 – è il più diffuso, in quanto predisposto per pensionati e dipendenti che debbano presentare una dichiarazione non particolarmente complessa. Il secondo – l’Uni.Co. – è invece riservato a coloro i cui redditi provengano, oltre che da lavoro dipendente ed emolumenti post-età lavorativa, anche da terreni, fabbricati, lavoro autonomo occasionale o continuativo, profitti d’impresa o plusvalenze derivanti da cessioni di partecipazioni. Rientrano nei soggetti Uni.Co. anche le colf, in quanto percettrici di redditi di lavoro dipendente da datori di lavoro che non sono obbligati ad effettuare ritenute d'acconto.

Per accedere ai modelli online occorre un pin, dopodiché un applicativo guiderà passo passo l’utente nel completamento del modulo.

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