Si è aperta giovedì 27 giugno 2025 la XVIII edizione di Teatrika, il festival nazionale di teatro non professionistico che negli anni si è affermato come una delle rassegne più seguite e apprezzate del panorama italiano. L’arena teatro dell’area verde del Centro Sociale di Colombiera, in via Carbonara snc, accoglierà anche quest’anno migliaia di spettatori, pronti ad assistere a un’intensa settimana di spettacoli teatrali a ingresso gratuito, senza prenotazione, tutte le sere alle 21.30. Nato nel 2008 quasi in sordina, con appena 710 spettatori alla prima edizione, Teatrika ha saputo crescere e trasformarsi in una vera e propria istituzione per gli amanti del teatro. Oggi l’arena conta 500 posti a sedere e lo scorso anno ha segnato il record assoluto di presenze: oltre 3800 spettatori. Un traguardo importante che ha portato il totale, dalla nascita del festival a oggi, a più di 37.000 presenze. L’obiettivo di questa edizione è chiaro: superare i 40.000 spettatori complessivi, forte di una media che sfiora i 320 ingressi a serata e serate spesso da sold out. Il successo di Teatrika è frutto della sinergia consolidata tra la Compagnia degli Evasi, ideatrice e anima del festival, e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Castelnuovo Magra. Un sodalizio che coniuga visione artistica, impegno civile e volontà di offrire un evento culturale aperto a tutti, valorizzando il teatro come strumento di riflessione, intrattenimento e coesione sociale. L’edizione 2025 di Teatrika si presenta con un cartellone di altissimo livello, che spazia dal teatro civile alla commedia surreale, dai drammi esistenziali alle allegorie letterarie. Sei le compagnie in concorso, provenienti da tutta Italia, con testi firmati da Henry Naylor, John Steinbeck, Alessandro Baricco, Matteo Spiazzi e Gerry Moio, accanto a tre spettacoli fuori concorso proposti dalla Compagnia degli Evasi, con drammaturgie di Matei Vișniec, Marco Balma e Anna Maria Vaccaro. La rassegna teatrale continua nei giorni:
Domenica 29 giugno. Ha emozionato il pubblico Uomini e topi della Compagnia I Giardini dell’Arte di Firenze, tratto dal celebre romanzo di John Steinbeck e diretto da Marco Lombardi. Un racconto crudo e poetico sull’amicizia, la disabilità e il sogno americano infranto, ambientato nella California rurale degli anni ’30. Martedì 1 luglio, fuori concorso. Dopo la serata di pausa, la Compagnia degli Evasi è tornata sul palco con Fuori dalla stanza di Marco Balma, un testo vincitore del Premio Speciale della Giuria al concorso nazionale “In punta di penna”. Una pièce esistenziale che racconta il ritiro silenzioso di Francesco dal mondo, e il tentativo di Stella di rimettere in moto la sua fragile esistenza. Mercoledì 2 luglio. La Compagnia Il Teatro dell’Inutile di Bagno a Ripoli ha portato in scena Smith & Wesson di Alessandro Baricco, con la regia di Daniele Torrini. Un racconto visionario e poetico ambientato alle cascate del Niagara nel 1902: un “pescatore di cadaveri”, un meteorologo, una giovane scrittrice e una maîtresse si preparano a un’impresa impossibile. Il tutto in bilico tra sogno e assurdo. Giovedì 3 luglio, fuori concorso. La scena è tornata agli Evasi con Buona libertà, riduzione di Anna Maria Vaccaro ispirata al film “Nella città l’inferno”. Ambientata nel carcere femminile romano Le Mantellate, la pièce indaga con spirito neorealistico la speranza e la dignità di chi cerca di ricominciare, tra illusioni e possibilità di riscatto.
Venerdì 4 luglio, ultimo spettacolo in concorso; per la prima volta sul palco di Teatrika una compagnia pugliese: il GAT Peppino Mancini di Fasano, con Nunca Más di Gerry Moio, regia di Mimmo Capozzi. Un thriller civile che scava tra i fantasmi della dittatura argentina, dando voce alle memorie dei desaparecidos e interrogando il potere della verità. Sabato 5 luglio, gran finale e premiazioni. La chiusura, come da tradizione, è affidata agli organizzatori: la Compagnia degli Evasi metterà in scena Teatro decomposto o L'uomo pattumiera di Matei Vișniec, con la regia di Andrea Carli. Un “GrottescoSperimentale” in cui si susseguono frammenti scenici modulari, come pezzi di uno specchio rotto, da ricomporre ogni volta in nuove e imperfette immagini dell’umano. Uno spettacolo che è anche una dichiarazione poetica sulla libertà del teatro. Seguirà la premiazione delle compagnie vincitrici, selezionate da una giuria di esperti e dal voto del pubblico. Teatrika non è solo una rassegna di spettacoli: è un esempio virtuoso di teatro come presidio culturale, capace di coinvolgere territori, attori, autori e spettatori in un’esperienza condivisa. In un tempo in cui la cultura sembra spesso relegata ai margini, Teatrika continua a dimostrare che il teatro, anche se non professionistico, può ancora accendere riflessioni, emozioni e senso di comunità.
Il sipario si è appena alzato, ma il pubblico c’è, numeroso e appassionato. E anche quest’anno, a Castelnuovo Magra, il teatro è più vivo che mai.
Nota descrittiva del Prof. Mario Carchini, docente dell'Accademia Statale di Belle Arti di Carrara.

