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Nuovo Museo Archeologico Nazionale di Luni (SP)

Luni, antica città romana, risplende di nuova luce; inaugurato il nuovo Museo

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Un nuovo giorno si è levato per l’antica città romana di Luni, e con esso una nuova era per la sua area archeologica. Dopo mesi di attenti lavori di restauro e riqualificazione, la Direzione Regionale Musei Nazionali Liguria ha inaugurato, il 29 maggio 2025, la nuova sede del Museo Archeologico Nazionale di Luni, un progetto che segna un importante passo avanti nella valorizzazione del patrimonio culturale del territorio. L’intervento ha preso avvio con la demolizione della precedente struttura museale, risalente agli anni ’60, ormai inadeguata alle esigenze di conservazione e fruizione moderne. Il nuovo museo trova ora casa nelle rinnovate Case Benettini Gropallo, che accolgono un allestimento completamente ripensato sotto il profilo storico e filologico, grazie alla consulenza di un team di progettisti e curatori scientifici. Il percorso espositivo si sviluppa su due piani, ciascuno con una propria anima tematica. Il piano terra è interamente dedicato al profondo legame tra Luni e il marmo apuano, risorsa che ha contribuito alla monumentalità della città antica. L’esposizione alterna reperti recentemente emersi dagli scavi con pezzi celebri, come la base con dedica alla dea Luna, proveniente dall’omonimo tempio, e due spettacolari mosaici: quello detto di Oceano, ricco di raffigurazioni mitologiche marine, e quello con Medusa e Oceano, entrambi originari di una dimora privata lunense.
Completano il piano terra una saletta epigrafica con iscrizioni su marmo e una sala video in cui due schermi proiettano filmati originali e documentari d’epoca dell’Istituto Luce, offrendo un affondo sul tema del marmo come elemento identitario della città.
Al piano superiore, il museo propone invece una narrazione diacronica, che accompagna il visitatore in un viaggio nel tempo a partire dalla preistoria. In mostra, utensili in selce, ossidiana e calcare testimoniano le prime frequentazioni umane del territorio prima della fondazione della colonia romana. Seguono due corredi funerari provenienti dalle necropoli liguri di Ameglia, in località Cafaggio, e una selezione di ceramiche etrusche, tra cui spicca il caratteristico bucchero, che attesta la vitalità degli scambi culturali e commerciali già in epoche protostoriche. Il progetto museale ha visto il contributo, fondamentale, dello staff del Ministero della Cultura e della Direzione Regionale Musei Nazionali Liguria, che ha seguito con impegno tutte le fasi della realizzazione. Con questa nuova veste, il Museo Archeologico Nazionale di Luni si conferma non solo custode della memoria storica della città, ma anche punto di riferimento per la ricerca, la didattica e la divulgazione del patrimonio ligure e nazionale. Un luogo che parla del passato con il linguaggio del presente, pronto ad accogliere nuove generazioni di visitatori. Nota descrittiva del Prof. Mario Carchini, docente dell'Accademia Statale di Belle Arti di Carrara.

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