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MOSTRA D'ARTE "GEOGRAFIE IMMAGINARIE" DI HUGO PRATT

Palazzo delle Papesse, Siena fino al 19 ottobre 2025

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Dal 11 aprile al 19 ottobre 2025, la città di Siena diventa teatro di un evento culturale di risonanza internazionale, rendendo omaggio a uno dei più grandi maestri del fumetto: Hugo Pratt. La mostra d'arte “Geografie immaginarie”, allestita negli spazi affascinanti del Palazzo delle Papesse, rappresenta la più grande retrospettiva mai dedicata all’artista, creatore dell’indimenticabile Corto Maltese.
Con oltre 300 opere originali, tra tavole a china, acquerelli, bozzetti, schizzi e documenti personali inediti, l'esposizione si propone come un vero e proprio viaggio nel cuore del mondo poetico, onirico e narrativo di Pratt. L’iniziativa, curata da Patrizia Zanotti, storica collaboratrice e custode dell’eredità artistica del fumettista, insieme a Patrick Amsellem, è prodotta da Opera Laboratori, garanzia di qualità e innovazione nell’organizzazione di grandi eventi espositivi. L’allestimento non si limita a un semplice percorso cronologico o tematico, ma si sviluppa come un itinerario sensoriale; due sale immersive e una serie di installazioni digitali interattive guidano i visitatori attraverso gli orizzonti immaginari di Pratt, ricreando le atmosfere delle sue narrazioni: dal Pacifico alle Antille; dal Corno d’Africa a Venezia; dai deserti australiani alle nebbie della Bretagna. Le scenografie teatrali e la musica ambientale contribuiscono a rendere ogni sezione della mostra un’esperienza emotiva e coinvolgente. Ad accogliere il pubblico, proprio all’ingresso, si erge una maestosa statua di Corto Maltese, figura simbolo della produzione di Hugo Pratt e vera e propria icona della letteratura disegnata del novecento. Con il suo sguardo enigmatico e la sigaretta tra le labbra, il marinaio romantico e disilluso sembra pronto a condurre i visitatori lungo rotte sconosciute, in bilico tra sogno e realtà. “Geografie immaginarie” è molto più di una mostra d'arte: è un omaggio al potere immaginifico del racconto visivo, un tributo alla capacità di Pratt di intrecciare arte, letteratura e avventura in un linguaggio unico. Come spiegano i curatori: “un percorso che restituisce il genio di Pratt in tutta la sua complessità, tra realtà e immaginazione”. Una complessità che si nutre di molteplici influenze: dal cinema d’autore alla poesia; dalla letteratura marinaresca ai grandi classici dell’Ottocento; dalle filosofie orientali ai diari di viaggio. In mostra non mancano riferimenti diretti a scrittori come Conrad, Stevenson, Melville e Rimbaud, figure che hanno alimentato l’universo interiore di Pratt e che, come Corto Maltese, hanno inseguito rotte interiori prima ancora che geografiche. La sezione dedicata ai documenti personali, tra diari, lettere e appunti manoscritti, svela il laboratorio creativo dell’artista e restituisce al pubblico l’immagine di un intellettuale curioso, libero e profondamente cosmopolita. Questa esposizione rappresenta anche un'occasione unica per riscoprire Hugo Pratt come artista visivo tout court; le sue tavole, lontane dall’essere solo fumetti, dialogano con le arti figurative del novecento: la linea è asciutta ma espressiva, l’acquerello lieve ma evocativo, la composizione densa di richiami pittorici, cinematografici, letterari. In questo senso, “Geografie immaginarie” si pone anche come un ponte tra mondi spesso separati, arte e cultura popolare, narrazione e arte contemporanea. Siena, con il suo patrimonio artistico e culturale, si conferma così città d’avanguardia nella valorizzazione della cultura visiva; il Palazzo delle Papesse, antico e suggestivo, diventa lo scenario ideale per accogliere un autore che ha saputo fare del viaggio e del sogno le sue geografie narrative. In un momento storico in cui i confini si moltiplicano e i territori diventano sempre più contesi, l’universo di Pratt ci invita a recuperare la dimensione del possibile, della frontiera, della libertà interiore. “Geografie immaginarie” non è solo una mostra d'arte ma, è un invito alla meraviglia, alla scoperta, all’introspezione; un viaggio nel tempo e nello spazio, guidati da un autore che ha saputo trasformare la pagina in una bussola per la mente. Nota critica del Prof. Mario Carchini, docente dell'Accademia Statale di Belle Arti di Carrara.

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