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MOSTRA D'ARTE “HUMAN CONNECTIONS” DI FILIPPO TINCOLINI, PIETRASANTA

Piazza del Duomo, Piazza Carducci, Chiesa e Chiostro di Sant’Agostino, fino al 2 giugno 2025

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Fino al 2 giugno 2025, Pietrasanta (LU) diventa il palcoscenico della mostra d'arte “Human Connections” di Filippo Tincolini, un percorso diffuso che intreccia mito, memoria e contemporaneità. Promossa dal Comune di Pietrasanta con il patrocinio della Regione Toscana e curata da Alessandro Romanini, l'esposizione si sviluppa attraverso alcuni dei luoghi più simbolici della “Piccola Atene”: Piazza Duomo; Piazza Carducci; Chiesa e Chiostro di Sant’Agostino. Con circa quaranta opere di medie e grandi dimensioni, la mostra d'arte si configura come un viaggio tra le suggestioni della scultura classica, le citazioni mitologiche e le contaminazioni del linguaggio contemporaneo. Tincolini fonde elementi della tradizione con riferimenti al cinema, alla cultura pop e alle urgenze sociali, dando vita a una narrazione visiva che stimola riflessioni sulla nostra identità e sulle connessioni tra passato e futuro. Uno dei filoni principali della mostra è rappresentato dalla serie Flowered Soul, in cui fiori scolpiti nel marmo sembrano germogliare dalle figure, trasformando soggetti classici come busti maschili e immagini pop come astronauti in metafore della contaminazione tra natura e artificio. Accanto a questi, la serie Dystopian Animals offre un’interpretazione surreale del rapporto tra uomo e tecnologia, animali scolpiti in modo iperrealistico nel marmo bianco di Carrara assumono atteggiamenti umani e si appropriano di strumenti tecnologici, in un’allegoria del nostro tempo. Nel suggestivo Chiostro di Sant’Agostino, il Giardino Barsanti ospita Black Gold, una delle prime opere di Tincolini, già esposta alla Biennale di Scultura di Carrara. Qui, barili di petrolio scolpiti nel marmo diventano simboli del nostro rapporto con l’ambiente e delle contraddizioni dell’epoca industriale. Non mancano opere ispirate alle memorie collettive dell’infanzia, come quelle della serie Cartoons, e altre dal forte impatto sociale, come i busti bendati della serie Swaddle, che evocano le costrizioni imposte dalle sovrastrutture sociali. Un’intera sala è dedicata a Ancient Gods, ciclo in cui Tincolini fonde il mondo degli dèi classici con l’immaginario dei supereroi contemporanei, dipingendo e patinando le superfici in marmo per rafforzare il dialogo tra epoche e linguaggi diversi. Oltre alla scultura, Human Connections si arricchisce del progetto HC Resonance della fotografa Laura Veschi, che documenta il processo creativo dell’artista attraverso un’installazione sonora, un video e una selezione di immagini. L’obiettivo è offrire uno sguardo inedito sul dietro le quinte della mostra, evidenziando il lavoro dell’artista e il legame con il territorio. Un aspetto centrale dell’esposizione è l’attenzione alla dimensione sociale, ben rappresentata dalle opere Venere dei Sassi e Satiro dei Sassi, realizzate con il progetto Rebirth from Waste, Rinascita dagli Scarti in collaborazione con ANFFAS Onlus di Massa Carrara; qui, un gruppo di ragazzi con disabilità ha partecipato attivamente alla creazione delle sculture, trasformando scarti di marmo in nuove opere d’arte, in un processo di rinascita simbolica e concreta. Con Human Connections, Filippo Tincolini trasforma Pietrasanta in un laboratorio a cielo aperto, dove la scultura dialoga con la città e con il pubblico. Un’esperienza immersiva che mette in connessione memoria e trasformazione, passato e presente, in un racconto visivo potente e suggestivo. Nota critica del Prof. Mario Carchini, docente dell'Accademia Statale di Belle Arti di Carrara.

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