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PAUL GAUGUIN. IL DIARIO DI NOA NOA E ALTRE AVVENTURE, dal 01 marzo al 29 giugno 2025

Museo Storico Nazionale Artiglieria dell’Esercito, Mastio della Cittadella, Torino

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Dal 1° marzo al 29 giugno 2025, il Museo Storico Nazionale Artiglieria dell’Esercito, Mastio della Cittadella di Torino ospita la mostra d'arte "Paul Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure", un affascinante percorso che esplora l’universo artistico e umano del grande pittore francese. Al centro dell’esposizione vi è Il diario di Noa Noa, opera scritta da Gauguin dopo il suo primo soggiorno a Tahiti, in cui l’artista racconta la vita polinesiana attraverso i suoi occhi, intrecciando esperienze personali, miti e leggende locali. Il volume, arricchito dalle straordinarie xilografie stampate dal suo amico Daniel de Monfreid, venne realizzato da Gauguin al suo rientro a Parigi. Unendo il racconto della giovane compagna Teha’amana a fonti letterarie di viaggiatori occidentali, l’artista riuscì a creare un’opera che affascinò e scandalizzò il pubblico parigino dell’epoca. Il suo stile innovativo e il fascino esotico dei suoi scritti contribuirono a ridefinire la percezione dell’arte e della cultura polinesiana in Europa. Ad arricchire l’esposizione torinese vi è un eccezionale dipinto a olio, Tahitiana (1891 circa), oltre all’acquerello Paesaggio polinesiano con capanna, entrambi provenienti dalla collezione del critico d’arte Giovanni Testori e di Alain Toubas, della Compagnia del Disegno di Milano. Tra le opere più significative figura anche il raro monotipo Studio di Braccia, Mani e Piedi, salvato dal rogo che le autorità religiose dell’isola avevano ordinato per distruggere i suoi averi. Due importanti sculture, una delle quali esposta in passato al MoMA di New York, testimoniano la ricerca plastica di Gauguin, che si spinse oltre la pittura per esplorare nuovi linguaggi espressivi. La mostra d'arte si sviluppa in più sezioni, documentando anche il periodo precedente alla partenza per la Polinesia. Un focus è dedicato al soggiorno in Bretagna, in particolare a Pont-Aven, dove Gauguin fu il punto di riferimento per artisti come Émile Bernard, Maurice Denis, Maxime Maufra e Ponthier de Chamaillard. Tra le opere in esposizione spicca la serie Les Bretonnieres di Émile Bernard, considerata un capolavoro della Scuola di Pont-Aven. Un altro nucleo di opere racconta il complesso rapporto tra Gauguin e Vincent van Gogh, con dipinti e documenti che ricostruiscono i loro intensi scambi artistici e personali. Un’area di particolare interesse è dedicata ai taccuini personali dell’artista, nei quali schizzi di figure e animali si intrecciano con annotazioni sui dipinti venduti, scambiati o regalati; questi documenti offrono uno spaccato affascinante della rete di relazioni che Gauguin intratteneva con il mondo artistico dell’epoca. L’esposizione d'arte include anche materiali inediti, tra cui fotografie, libri e documenti storici, oltre ai facsimili dei rari acquerelli realizzati per Ancien Culte Mahorie, con la copertina originale stampata da Ferdinand Mourlot. Con un percorso che spazia dalle prime esperienze in Bretagna fino agli ultimi anni in Polinesia, la mostra d'arte restituisce il ritratto di un artista che ha trasformato il linguaggio pittorico moderno, influenzando giganti come Munch, Matisse, Picasso e gli espressionisti tedeschi Nolde e Heckel. Nota critica del Prof. Mario Carchini, docente dell'Accademia Statale di Belle Arti di Carrara.

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