Gli spazi di La Vaccheria, nel Municipio IX Roma EUR, si trasformano in un tempio della Pop Art con l’esposizione "Viaggio nella Pop Art: un nuovo modo di amare le cose", un progetto espositivo gratuito che porta nella capitale circa 200 opere di 45 artisti, raccontando la storia e le evoluzioni di uno dei movimenti artistici più rivoluzionari del XX secolo.
Curata da Giuliano Gasparotti e Francesco Mazzei, con il supporto del Municipio IX Roma EUR e di Roma Capitale, la mostra offre un’esperienza immersiva che abbraccia quasi otto decenni di arte, cultura e innovazione, intrecciando le origini americane della Pop Art con le sue declinazioni europee e contemporanee. Un tempo casale rurale dell’agro romano, oggi polo culturale, La Vaccheria si è affermata come un punto di riferimento per l’arte e la creatività . Grazie alla visione della Presidente del Municipio IX Roma EUR, Titti Di Salvo, l’ex stalla si è trasformata in una Factory romana, un laboratorio culturale aperto a tutti, dove storia, innovazione e comunità si incontrano. Dopo l’apertura nel 2022 con una mostra d'arte dedicata ad Andy Warhol, La Vaccheria prosegue il suo percorso con questa nuova esposizione, consolidando la sua vocazione a ospitare grandi eventi artistici e culturali. L’esposizione è organizzata in tre direttrici principali, ognuna delle quali esplora un aspetto diverso della Pop Art e delle sue evoluzioni. Il viaggio comincia con i grandi nomi della Pop Art americana, tra cui Andy Warhol, Roy Lichtenstein e Robert Rauschenberg. In mostra opere iconiche come Cow e Liza Minnelli di Warhol, accanto a pezzi che evidenziano il suo legame con l’Italia, come Fate Presto, tributo alle vittime del terremoto dell’Irpinia del 1980. Roy Lichtenstein è rappresentato da opere simboliche come Sunrise e Shipboard Girl, mentre Robert Indiana porta in mostra il suo celebre Liebe Love. A completare questa sezione, artisti come Mark Kostabi e Marco Lodola reinterpretano i temi della Pop Art in chiave contemporanea, con opere che fondono colore, luce e movimento. La seconda direttrice mette in luce il ruolo fondamentale delle artiste donne nella Pop Art e nelle sue declinazioni moderne. Tra le protagoniste, Niki De Saint Phalle con le sue Nana dansant, simboli di vita e femminilità , e Ludmilla Radchenko, con opere ironiche e vibranti.
Spiccano inoltre le creazioni di Ilaria Rezzi, che trasporta il pubblico in mondi surreali popolati da figure blu, e Olivia Gozzano, che fonde fotografia e pittura in una ricerca tra spirito e materia. Artiste come Erika Calesini e Sandra Tomboloni offrono una reinterpretazione personale dei materiali e dei linguaggi della Pop Art, ampliandone i confini.
L’ultima sezione è dedicata alla Pop Art italiana, con un focus sulla Scuola di Piazza del Popolo, nata negli anni Sessanta presso il Caffè Rosati e la Galleria La Tartaruga. Artisti come Franco Angeli, Tano Festa e Mario Schifano emergono come figure centrali di questo movimento, reinterpretando i linguaggi della Pop Art americana con uno stile unico. Tra le opere in mostra, Olimpico di Angeli e Manet di Festa testimoniano il ruolo della Pop Art italiana come ponte tra tradizione e modernità . Oltre alle opere esposte, la mostra si distingue per installazioni interattive e immersive curate da KIF Italia. La sala Mirror Room ospita Pop Mirage, un’installazione video che celebra la Factory di Warhol, mentre Pixell rende omaggio alla celebre tecnica delle Polaroid. L’installazione Hurricane avvolge le opere di Niki De Saint Phalle in un’esplosione di colori fluorescenti, simbolo della vitalità e dell’energia della Pop Art. Realizzata con il supporto di Zètema Progetto Cultura e il coordinamento di Gianfranco Rosini per IconArs S.R.L., l’esposizione si candida a essere uno degli eventi più significativi della stagione culturale romana. "Viaggio nella Pop Art: un nuovo modo di amare le cose" è un’occasione unica per immergersi in un movimento artistico che ha cambiato il modo di vedere il mondo e di rappresentarlo, un’arte capace di mescolare leggerezza e profondità , colore e concetto, passato e presente. L’ingresso è gratuito, una scelta che sottolinea l’obiettivo della mostra: avvicinare l’arte a tutti, rendendola accessibile e coinvolgente. Bisogna immergersi in questo straordinario viaggio nell’arte che ha rivoluzionato il modo di amare le cose.
Nota critica del Prof. Mario Carchini, docente dell' Accademia Statale di Belle Arti di Carrara.

