Immerso tra le colline toscane, a pochi chilometri da Siena, il Parco Sculture del Chianti rappresenta un perfetto connubio tra natura e arte contemporanea. Situato a Pievasciata, Castelnuovo Berardenga, nel cuore del Chianti, questo parco all'aperto ospita una straordinaria collezione di sculture realizzate da artisti di fama internazionale. Ogni opera dialoga armoniosamente con l'ambiente circostante, trasformando il paesaggio naturale in una galleria d'arte a cielo aperto. Il parco è stato inaugurato nel 2004 grazie all'iniziativa di Piero e Rosalba Giadrossi, che hanno trasformato un'area boschiva di circa 13 ettari in un luogo di sperimentazione e creatività. La particolarità di questo parco è la stretta relazione tra le sculture e il contesto naturale: ogni artista è stato invitato a creare opere specifiche per il sito, rispettando le caratteristiche del paesaggio e integrando il proprio linguaggio artistico con la flora e la fauna locali. L'itinerario del Parco Sculture del Chianti si sviluppa lungo un sentiero di circa un chilometro, durante il quale i visitatori possono ammirare oltre 30 installazioni e sculture  che creano un legame sensoriale tra opera, spettatore e ambiente. La selezione degli artisti è internazionale, con nomi provenienti da ogni continente; ogni opera è unica, frutto di un dialogo aperto tra culture e sensibilità diverse, ma tutte accomunate dall'intento di riflettere sul rapporto tra uomo, natura e arte. Tra gli artisti spiccano nomi come Costas Varotsos, celebre per le sue sculture di vetro, e Jeff Saward, noto per i suoi labirinti in pietra. Le opere coprono una vasta gamma di stili, dall'astrattismo alla land art, offrendo ai visitatori un'esperienza visiva e intellettuale ricca e variegata. Il Parco Sculture del Chianti non è solo un luogo di contemplazione visiva, ma anche uno spazio che stimola gli altri sensi infatti, alcune opere sono interattive, invitando il pubblico a toccarle o attraversarle, mentre altre sfruttano il suono e la luce per creare un'esperienza immersiva. Inoltre, nel teatro all'aperto, vengono spesso organizzati eventi musicali e spettacoli teatrali, arricchendo ulteriormente l'offerta culturale del parco. Il luogo offre anche un'occasione di pausa e riflessione, lontano dal caos delle città e dal turismo di massa infatti, passeggiando tra le opere, immersi nel silenzio della natura, i visitatori possono lasciarsi ispirare dalle creazioni artistiche e godere della bellezza paesaggistica della campagna toscana. Ogni curva del sentiero riserva una sorpresa, con scorci inaspettati e giochi di luce che cambiano nel corso della giornata. A soli 10 km da Siena, il Parco Sculture del Chianti è una tappa imperdibile per gli amanti dell'arte e della natura. Rappresenta un esempio virtuoso di come l'arte contemporanea possa integrarsi in modo armonioso con il paesaggio, senza alterarne la bellezza, ma anzi, esaltandola. Un'esperienza che offre non solo la possibilità di ammirare opere uniche, ma anche di riflettere sul nostro rapporto con l'ambiente e il mondo che ci circonda. Un luogo da scoprire, che incanta e sorprende ad ogni passo.
Espansione della località Pievasciata in Borgo di Arte Contemporanea.
Con il successo del Parco e l'aumento del numero di opere, il luogo ha ormai raggiunto i suoi limiti per quanto riguarda lo spazio dove aggiungere ulteriori sculture. Tuttavia, i coniugi Giadrossi non si sono fermati qui, si sono spostati oltre i confini del parco, coinvolgendo sia gli abitanti che le istituzioni locali in un ambizioso progetto di trasformazione della stessa cittadina di Pievasciata in un Borgo di Arte Contemporanea infatti, percorrendo le strade verso il parco e di ritorno da esso, i visitatori possono notare una serie di installazioni artistiche che adornano il paesaggio urbano. Tra queste, spiccano i curiosi Peperoni Giganti, le iconiche Cabine Telefoniche Rosse e le straordinarie sculture degli Struzzi Metropolitani dell’artista cinese Yu Zhaoyang, che con il loro aspetto giocoso e surreale animano le strade di Pievasciata, sorprendendo e incantando chiunque passi da quelle parti. Note critiche del Prof. Mario Carchini, docente dell' Accademia Statale di Belle Arti di Carrara (MS)