Park Eun Sun è un artista sudcoreano noto per le sue imponenti sculture, spesso caratterizzate da una combinazione di forme geometriche precise e una forte tensione tra ordine e caos. La mostra d'arte "L'Eredità della Scultura," ospitata a Pietrasanta (LU) fino al 22 settembre 2024, è un esempio significativo della sua maestria nel dialogo tra la tradizione scultorea occidentale e la sensibilità estetica orientale.
Le opere di Park, esposte in questa mostra d'arte, si distinguono per la loro monumentalità e per l'uso sapiente dei materiali, in particolare marmo e granito, che sono lavorati con estrema precisione. La loro superficie liscia e levigata contrasta spesso con le fenditure e i tagli che attraversano le forme, creando un gioco di tensione tra la perfezione formale e la fragilità intrinseca. Questa dicotomia riflette temi profondi come la dualità dell'esistenza, la tensione tra permanenza e transitorietà, e il conflitto tra integrità e disgregazione. La scelta di Pietrasanta come sede espositiva non è casuale, la città toscana è famosa per la sua lunga tradizione nella lavorazione del marmo e Park, da tempo legato a questa città, riesce a instaurare un dialogo fecondo tra le sue opere e l'ambiente circostante, arricchendo il patrimonio culturale locale con una visione artistica che è allo stesso tempo globale e profondamente radicata nel contesto contemporaneo.
Tuttavia, la perfezione tecnica delle opere di Park, sebbene impressionante, può talvolta risultare eccessivamente fredda e distaccata. L'enfasi sulla forma e sulla tecnica, per alcuni, potrebbe sembrare prevalere sul contenuto emotivo, lasciando il visitatore ammirato ma forse un po' distaccato sul piano emotivo. Nonostante ciò, l'integrazione delle sue opere nello spazio urbano di Pietrasanta aggiunge una dimensione dinamica alla mostra, invitando a riflettere sul rapporto tra scultura e spazio pubblico. In sintesi, "L'Eredità della Scultura" è una mostra d'arte che mette in luce le capacità tecniche e la profondità concettuale di Park Eun Sun, confermando il suo ruolo come uno degli scultori contemporanei più rilevanti sulla scena internazionale, anche se la sua ricerca di perfezione formale può a volte offuscare la connessione emozionale con l'osservatore. Note critiche e fotografie del prof. Mario Carchini (Mario Cobàs)