Tommaso Panichi è protagonista della mostra d'arte APEVIVACE, che si svolge dal 17 al 31 agosto 2024 in Piazza delle Erbe 1 a Carrara. L'esposizione sarà visitabile dalle 21 alle 23 dal martedì alla domenica, e gode del patrocinio del Comune di Carrara, della Provincia di Massa e Carrara, e di organizzazioni artistiche come Ad Astra Arte, Alkedo e Open Art Project. Questa mostra rappresenta un'ulteriore tappa nel percorso artistico di Panichi, confermando la sua continua ricerca estetica e sperimentazione. Quando dipinge, Tommaso Panichi riflette la profonda connessione che vive attraverso l'arte. L' artista utilizza una vasta gamma di mezzi espressivi come acquerelli, acrilici, tele, tessuti che diventano per lui strumenti per dare forma alle sue emozioni e visioni. "Per me dipingere è come raccontare una fiaba", afferma, sottolineando il desiderio di trasmettere storie attraverso il suo linguaggio artistico. I suoi lavori nascono da esperienze personali, tradotte in forme astratte, ricche di colori vivaci e di forte impatto emotivo. Ogni opera sembra seguire uno schema preciso, dove segni forti, veloci e decisi riempiono la superficie come fossero parole o caratteri grafici che si espandono per dominare lo spazio della tela. Questo stile permette allo spettatore di essere condotto verso un'esperienza di libertà e spontaneità, invitandolo a riconoscere temi universali o momenti di vita personale dell’artista, raccontati in modo non convenzionale. I titoli delle sue opere, come evidenziano il legame profondo con la sua terra. la Versilia e il suo sguardo ironico verso gli episodi della vita quotidiana sono temi ricorrenti nelle sue opere, che riflettono anche la sua personale sensibilità. Tommaso è autistico, e la sua condizione amplifica i suoi pensieri e le sue emozioni, che prendono forma e si ricompongono attraverso la sua arte. Avvicinarsi ai suoi lavori significa accettare implicitamente un invito a esplorare un mondo parallelo fatto di libertà creativa e spontaneità, sfidando i preconcetti sull'arte tradizionale. L’arte di Tommaso diventa così un mezzo per raccontare e organizzare il suo mondo interiore, offrendo allo spettatore un'esperienza unica e coinvolgente. Fotografie e note critiche prof. Mario Carchini