La sessantacinquesima edizione del Festival del Cinema di Berlino che ha chiuso il 15 febbraio scorso, ha visto come unica pellicola italiana in concorso il lungometraggio della regista Laura Bispuri "Vergine giurata” , tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice albanese Elvira Dones, pubblicato da Feltrinelli nel 2007.
La sua ricerca, che ha dato come frutto il romanzo “Vergine giurata”, è collegata con il fenomeno della conversione della donna in uomo, la donna che rifiuta la propria femminilità nelle montagne dell'Albania settentrionale e del Kosovo. Tramite le vicende della protagonista il libro indaga le ragioni e le conseguenze di questo fenomeno sociale disciplinato dal diritto tradizionale albanese. Si decide di rinunciare alla propria sessualità, restare vergini per tutta la vita, vestire come un uomo, vivere da maschio tra gli uomini, per vari motivi, uno dei quali, che è anche quello della protagonista del romanzo..Continua a leggere....