Eugene Delacroix è stato il pittore che meglio ha rappresentato il movimento romantico in Francia.
Appassionato di studi classici, non rinunciò mai al colore, vivace e sgargiante nei suoi quadri, e nemmeno alle pennellate estremamente espressive. Il suo romanticismo si espresse con incredibile dinamicismo e espressività .
Era un uomo appassionato e curioso, viaggiò nella colonia francese dell'Algeria e rimase affascinato da come la luce intensa rifletteva i colori. Di nascosto, dipinse le pudiche donne del posto, creando dei quadri di incredibile sgargianza ("Donne di Algeri nei loro appartamenti").
A differenza di alcuni suoi contemporanei, non subì censure e non passò inosservato, ma i suoi dipinti erano spesso accompagnati da polemiche e controversie. E' il caso de "La furia di Medea": il pittore riprese un tema della mitologia greca, ovvero la storia di Medea che, per vendicarsi del tradimento di Giasone, uccide i suoi stessi figli.
Il dipinto ritrae la donna che, senza riguardo, afferra i bambini. In mano ha un coltello insanguinato. Il dipinto venne acquistato dallo Stato, ma non venne esposto perché considerato troppo esplicito.
Però, in quadro che ha consegnato Delacroix alla storia è stato "La Libertà che guida il popolo".
Su una piccola montagnola di cadaveri in uniforme dell'esercito, si erge una donna a seno nudo che innalza la bandiera francese, seguita da uomini in abiti civili, circondati dalla nebbia della polvere da sparo. E', appunto, la libertà ; il quadro celebra la Rivoluzione Francese. Anche questo quadro fu acquistato dal governo ma, ancora una volta, non venne esposto: per alcuni, era troppo cruento.
Eugene Delacoix fu estremamente dedito al suo lavoro di pittore e l'amava così tanto da essere disposto ad aprirsi a nuove tecniche. Attratto dalla pittura e cultura inglese, andò in Gran Bretagna per impararne le tecniche. Qui venne ammaliato dall'opera di Shakespeare, tant'è che si dedica ad alcune litografie delle sue opere e a quelle di Goethe.
Per la sua opera, Delacoix viene considerato l'ultimo antico maestro della pittura. Di lui, Baudelaire scrisse "Delacroix era appassionatamente innamorato della passione, ma freddamente determinato a esprimerla nel modo più chiaro possibile".
Morì il 13 Agosto 1863, accudito dalla sua governante, che non lo lasciò mai.
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