Partecipa a Notizie Nazionali

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Oggi si venera San Giovanni Maria Vianney

Il Curato di Ars

Condividi su:

San Giovanni Maria Vanney nacque l'8 Maggio 1786 in un paesino vicino Lione di nome Dardilly, in Francia.

Nacque in una famiglia umile di contadini, dedita al lavoro nei campi e alla fede in Dio. E così crebbe il giovane Giovanni Maria, tra lavoro e preghiera, senza però un'adeguata educazione. Nonostante ciò, la sua vocazione gli fu chiara quasi da subito: voleva diventare sacerdote.

Era il periodo post-rivoluzione francese, e la vita del clero era in grave subbuglio: in paesini come Dardilly i fedeli assistevano inermi mentre i sacerdoti venivano arrestati o uccisi e le chiese sbarrate. La famiglia di Giovanni però non perse la fede, e si riuniva insieme a dei preti fuggiaschi nei boschi e nei fienili per ricevere l'Eucarestia.

Il giovane Giovanni fu estasiato dalla vita di sacrificio di questi sacerdoti, al punto tale che decise di entrare in seminario. Ma venne chiamato alle armi, e dovette arruolarsi.

Finalmente tornato a casa dopo quattordici mesi di paura al fronte, determinato e contro il desiderio del  padre, finalmente iniziò gli studi per prendere i voti.

Purtroppo, non avendo avuto un'adeguata educazione, per il giovane fu difficilissimo adattarsi alla vita di studio del seminario. Era molto in difficoltà specialmente con il latino, ma la sua vocazione e determinazione fu notata dal suo maestro, che gli dedicò delle lezioni intensive per permettergli di passare gli esami.

E così fu; nel 1815 finalmente Giovanni Maria diventa sacerdote. Data la sua partenza difficile negli studi, venne ritenuto un sacerdote di second'ordine, e perciò viene mandato ad Ars, un paesino di 300 abitanti non lontano da Dardilly.

Qui il sacerdote trovò una chiesa sbarrata e deserta, squallido simbolo della rinuncia alla fede avvenuta dopo la rivoluzione.

Invece di andare in comunione in chiesa e fare lì congregazione, i cittadini di Ars si riunivano nelle taverne, a bere e giocare. Il Santo si dedicò quindi alla preghiera: pregava tantissimo, ogni ora si fermava per un'Ave Maria, e fece di tutto per ristrutturare la sua nuova chiesa, sperando potesse presto accogliere i fedeli.

A volte andava nelle taverne a sgridare gli ubriaconi e a chiamarli alla Messa, e per questo divenne quasi una macchietta; spesso veniva preso in giro e deriso. 

Eppure, più passavano gli anni, e più la gente sentiva il bisogno di ritornare a pregare insieme. In più, il Santo iniziò a essere notato per le sue buone azioni: era poverissimo, eppure dava tutto ciò che aveva ai più poveri. Dormiva a terra perché aveva regalato il suo materasso, e mangiava solo patate bollite per poter dare il resto dei suoi pasti agli affamati.

Tale devozione e umiltà fu di esempio ad Ars, e la gente iniziò a rifrequentare la chiesa. Ben presto, le taverne chiusero.

Dal pulpito, San Giovanni condannava con veemenza il vizio del gioco, la prostituzione e l'alcolismo, ma in confessionale aveva solo parole gentili di perdono e di supporto. Le sue confessioni divennero talmente famose che molti iniziarono a venire dalle città vicine solo per sentire la sua voce.

Le anime da confessare erano talmente tante che il Santo non usciva mai dal confessionale. Ricchi e poveri si mettono in coda, e aspettano il proprio turno. A lui si rivolsero vescovi, figli di re, letterati. La ressa era tale fuori dal suo confessionale che la gente litigava per avere qualche minuto in più con lui, tant'è che una volta, durante una baruffa, fu rovesciato il confessionale con il Santo all'interno.

Ormai era in fama di santità, eppure non cambiò mai le sue abitudini.

San Giovanni disse una volta "Non conobbi il male se non per bocca di chi confessavo", e fu proprio così. Era un uomo puro nelle intenzioni e nello spirito, forte nella sua fede e dedito al suo dovere.

La sua indole lo rese mira di diversi demoni, secondo diversi testimoni. Si racconta che mentre il prete era in confessionale si sentissero urla disumane di più di un essere provenire dalla sua canonica. Talvolta i demoni lo picchiavano, lasciando sul suo corpo grossi lividi.  San Giovanni conosceva bene quei demoni che non smisero mai di tormentarlo, ma nonostante ciò mai le loro parole lo tentarono.

Per la sua dedizione, la tradizione racconta che era capace di curare gli infermi. Ha guarito anche il figlioletto dell'Imperatore Napoleone III, portato dalla moglie Eugenia.

Nonostante questa vita dedita al servizio agli altri e a Dio, non mancarono le accuse e le calunnie di altri sacerdoti invidiosi, che lo denunciarono di mistificazione. Egli però non reagì; rispose alle accuse moltiplicando le penitenze a cui già si sottoponeva. 

Le tantissime pene corporali che si affliggeva, insieme al digiuno, lo portarono alla morte il 4 agosto 1859. Rimase ad Ars per quarantanni, e per questo viene ricordato come il Curato di Ars. 

PREGHIERA. Onnipotente e misericordioso Iddio, che rendesti illustre per lo zelo apostolico il beato Giovanni Maria, concedici che a suo esempio ed intercessione possiamo guadagnare a Cristo le anime dei fedeli e raggiungere con essi la gloria dell'eternità.

ACQUISTA SU AMAZON IL LIBRO SUL CURATO DI ARS!

Condividi su:

Seguici su Facebook