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Abito in Scena diventa organismo di promozione teatrale riconosciuto dal Ministero della Cultura per il triennio 2022-24

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Da questo riconoscimento si parte per “costruire” Ecoscena il progetto
ideato da Leonardo Pietrafesa e Monica Palese e rivolto ad artisti under
35 a tematica ambientale.
Risiediamo in Basilicata, una terra ricca di risorse naturali, acqua,
polmoni verdi, natura nelle sue varie forme, un luogo in cui l’unicità
dei paesaggi varia a distanza di pochi chilometri come i dialetti.
E pertanto nel nostro DNA la tematica ambientale ha un ruolo
determinante e dovrebbe essere una priorità per tutti; in questo tempo
in cui proprio la natura ci restituisce la sua azione più minacciosa e
pericolosa. Siamo poi convinti che l’arte non possa non assumersi una
responsabilità.
L’artista ha il compito e quindi l’onere di dare una propria visione del
mondo, di permettere attraverso l’arte di smuovere le coscienze,
favorire un cambiamento. Per questo nell'approcciarci ad una
progettualità di ricambio generazionale pensiamo che i giovani
coinvolti, assieme alla preparazione professionale, alla necessità di un
costante confronto con l’altro, con il pubblico, con un maestro, debbano
distinguersi in futuro per una precisa consapevolezza: il ruolo a cui si
deve ambire, la responsabilità del proprio fare. Per tale motivo il
progetto ha l’intento, attraverso le varie azioni, di sviluppare nei
giovani partecipanti il senso di essere soprattutto artisti. L’arte non
può rischiare di perdere la sua rilevanza nella società contemporanea,
né essere relegata a qualcosa di non essenziale.
Le azioni all’interno di Ecoscena per l’annualità 2022:
nel mese di settembre 2022 è stato pubblicato il Bando del Premio
Ecoscena rivolto a giovani artisti under 35 (attori, drammaturghi,
registi), per realizzare lavori da proporre dal vivo.
Uno degli aspetti che fin dall’inizio ha voluto sviluppare il bando è
stato lo stimolo ad incontrarsi, a collaborare. E’ stato chiesto agli
artisti di lavorare ad un breve allestimento (max 20 minuti) che avesse
come tema l’ambiente, sviluppando lo stesso attraverso la loro personale
visione e poetica. Contemporaneamente si è svolta una fase
pre-produttiva online a cui hanno partecipato tutti coloro che hanno
candidato il lavoro e altri interessati, a prescindere da quelli che
accederanno alla fase dal vivo. Nella fase pre produttiva sono stati
realizzati seminari di approfondimento con Marta dalla Via,
attrice-regista e drammaturga, Fabio Pisano, regista-drammaturgo e
Antonio Grimaldi, attore e regista. Quest’ultimo seminario è stato
realizzato in collaborazione con Il Festival Voci dell’Anima di Rimini.
Legambiente Basilicata coinvolgerà altresì esperti che affronteranno
tematiche legate all’ambiente.

I vincitori del Bando accederanno in seguito al seminario della durata
di una settimana tenuto da Danio Manfredini, una delle voci più intense
del teatro contemporaneo e successivamente gli altri attori, meritevoli
secondo la giuria, avranno accesso a percorsi residenziali in Campania,
presso il Nuovo Teatro Sanità, in Calabria presso Scena Nuda e in Puglia
presso Teatro dell’ex-Fadda.

Il seminario condotto da Danio Manfredini si terrà dal 12 al 16 novembre
a Potenza e rientra tra le iniziative di Città Accogliente.
Danio Manfredini è una delle voci più intense del teatro contemporaneo,
è autore e interprete di capolavori assoluti quali Miracolo della rosa
(Premio Ubu 1989), Tre studi per una crocifissione e Al presente (Premio
Ubu come miglior attore 1999); lavori più corali come Cinema Cielo
(premio Ubu come miglior regista 2004) e Il sacro segno dei mostri. Nel
2010 si confronta con il repertorio e debutta nel 2012 con lo spettacolo
Il Principe Amleto dall’Amleto di Shakespeare, una produzione
italo-francese (La Corte Ospitale, Danio Manfredini, Expace Malraux-
Chambery, Aix en Provence). Nel 2013 riceve il Premio Lo Straniero come
“maestro di tanti pur restando pervicacemente ai margini dei grandi
circuiti e refrattario alle tentazioni del successo mediatico”. Sempre
nel 2013 riceve anche il premio speciale Ubu «Per l’insieme dell’opera
artistica e pedagogica, condotta con poetica ostinazione e col coraggio
della fragilità, senza scindere il piano espressivo dalla trasmissione
dell’arte dell’attore. Questa costante ricerca, apertasi da ultimo alla
via del canto, gli ha consentito di diventare uno dei rari maestri in
cui diverse generazioni del teatro si possono riconoscere». Dal 2014 al
2016 è direttore dell’Accademia d’Arte Drammatica del teatro Bellini di
Napoli. Nel 2014 debutta a Santarcangelo con Vocazione. Dal 2010
collabora con continuità con La Corte Ospitale, impresa di produzione
teatrale reggiana che ricerca nuovi linguaggi della scena, dove dal 2012
prendono forma e vita le sue creazioni. A settembre 2017 debutta al
Festival Internazionale di Terni con lo spettacolo Luciano. Dal 2018
conduce “Repertorio. Scuola di alta formazione” a La Corte Ospitale.Ad
ottobre 2020 debutta a Torino, Festival delle Colline Torinesi, con Nel
lago del cor.

Tornando al Premio Ecoscena il 19 ottobre sono andati in scena al teatro
i corti degli artisti finalisti, con la partecipazione di una giuria
tecnica e del pubblico. A supporto e nell’ottica dell’inserimento nel
mondo del lavoro di giovani artisti, coloro che hanno debuttato dal vivo
sono stati assunti nelle loro mansioni secondo CCNL.

Il 20 ottobre al ridotto del Teatro Stabile si è esibita la compagnia
Scena Nuda con lo spettacolo Penelope. Penelope è un poema erotico e
disperato, che espone con lucida follia e altissimo linguaggio le pene
di un amor ritrovato, ma invivibile. Uno struggente grido di estasi
erotica, che si trasforma in agonia. Penelope illustra le più atroci
conseguenze dell’amore ripercorrendo l’Odissea dal punto di vista di
Penelope, la quale oramai defunta racconta il ritorno di Ulisse come mai
è stato raccontato. E’ la storia di una ossessione amorosa,
un’ossessione che si fa verbo, strappando ogni singola parola al marasma
di gemiti inarticolati in cui questa donna innamorata affoga e si
dibatte. Raccontare in scena il mito di Penelope oggi, significa esser
consapevoli di tutto questo, significa sfidare, sulle assi del
palcoscenico, l’essenza più profonda del proprio essere, significa
lanciare una sfida agli spettatori: una sfida a valicare il confine
dello specchio, una sfida a spogliarsi della maschera per offrirsi nudi
al cospetto di Verità.
Il 21 al teatro Stabile si è tenuto Sedimentazioni, percorso formativo
ed esperienziale.
Sedimentazioni si basa sulla concessione di borse di studio: esperienza
già svolta nello scorso anno con un importante successo e prevede la
partecipazione di aspiranti attori dai 18 anni in su e agisce attraverso
un’integrazione sociale tra meno abbienti e persone diversamente abili,
individuate sempre tra coloro che evidenzino forti motivazioni ad
intraprendere un percorso professionale e lavorativo.


Ecoscena rappresenta dunque uno stimolo alla creazione artistica, il
lavoro sul tema ambientale pone l’accento sulla condizione di artista
che assume sempre più una responsabilità nei confronti “dell’attorno a
noi”.  I giovani artisti hanno altresì la possibilità di confrontarsi in
uno spazio ufficiale, adeguato, con un pubblico, sviluppando le proprie
inclinazioni e attraverso i seminari di alta formazione previsti di
approfondire il percorso di studio con i maestri, dopo essere stati
selezionati direttamente a seguito della performance.
Accompagneranno inoltre tutta la progettualità approcci legati alle
buone pratiche relative all’ambiente.
L’obiettivo è che l’arte, con le proprie azioni, tratteggi un luogo
dell’utopia o forse della speranza,                      un’ECOSCENA
abitata da numerosi giovani artisti, pubblico e che tutto rappresenti un
approccio originale, di buone pratiche culturali, sociali e ambientali
rivolto al ricambio generazionale.

Per continuare a seguire  il progetto Ecoscena ed iscriversi al
seminario di Danio Manfredini è possibile scrivere a
fpt@abitoinscena.com o utilizzare il recapito 342.9458761 (whatsapp).
Programma completo su www.abitoinscena.com

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