Si inaugura sabato 26 gennaio 2019 alle ore 17, presso il Circolo Aternino di Pescara, la mostra di grafica di Mimmo Sarchiapone dal titolo “Gente d’Abruzzo- Sulle tracce di Kristian Zahrtmann e delle Scuola dei pittori scandinavi”, a cura di Licio Di Biase. Dopo i saluti istituzionali di Antonio Blasioli, Vice Sindaco di Pescara, e di Licio Di Biase, Responsabile Aurum, sono previsti gli interventi di Antonio Bini, Sergio Iacoboni e Raffaella Cordisco. Coordina Lucilla Sergiacomo. Sarà presente l’Artista. Responsabile della comunicazione Leonardo Paglialonga. La mostra è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara, dalla Fondazione Pescarabruzzo, dall’associazione Nemesis, da Italia Nostra, dall’associazione Eremo Dannunziano e dall’ANCRI. Essa proseguirà fino al 12 febbraio 2019 e potrà essere visitata negli orari di apertura del Circolo Aternino. L’ingresso è libero.
L’idea di allestire la mostra “Gente d’Abruzzo – Sulle tracce di Kristian Zahrtmann” - scrive Antonio Bini - scaturisce imperiosa in Mimmo Sarchiapone durante una visita a Civita D’Antino, in occasione di un evento per ricordare Kristian Zahrtmann (1843-1917), a cento anni dalla sua morte, nella estate del 1917, in una manifestazione alla quale parteciparono molti appassionati provenienti anche da fuori regione. Un atto dovuto di riconoscenza all’artista danese che legò gran parte della sua vita artistica proprio al paese nascosto tra i monti della Valle Roveto, nel quale attirò nel corso degli anni schiere di pittori che si formarono alla sua scuola. La “scoperta” del paese, influenzata dalle testimonianze ascoltate sulla vita e sulle opere del maestro danese, ebbero nell’artista pescarese un forte impatto emotivo, facendo scattare quasi subito in lui l’incontenibile desiderio di promuovere una mostra che si ponesse in una sorta di continuità con la viva e intensa visione dell’arcaico mondo agro-pastorale che caratterizzò prevalentemente l’opera di Zahrtmann e dei suoi allievi, i quali esaltarono la vita quotidiana del paese abruzzese, che allora contava duemila abitanti. Sarchiapone guarda alla sua infanzia mostrando di non aver dimenticato il mondo contadino della sua regione, nonostante i suoi trasferimenti a Firenze e a Bologna per lavoro, soffermandosi sul lavoro umano e sui paesaggi agrari, esaltando valori e umanità di un mondo praticamente scomparso. Un’operazione che lo pone in una immaginaria sintonia con il cenacolo scandinavo.
La mostra pescarese, nelle Sale del Circolo Aternino, segue l’esposizione a Civita D’Antino del settembre scorso, allestita al Museo Antinum, nella ex Chiesa di Santa Maria, luogo legato alla vita del Maestro danese. Meritoria e lungimirante appare l’opera di recupero e valorizzazione culturale del cenacolo scandinavo da parte della Fondazione Pescarabruzzo, che porterà nei prossimi mesi ad allestire una esposizione permanente con numerose opere di Zahrtmann e degli altri artisti della scuola.v