Dopo un emozionante tour che ha toccato diverse località e altrettanti “luoghi dell’anima” in varie parti d’Italia, La scrittura, questo libro così originale, provocatorio e soprattutto innovativo, verrà presentato a Napoli nell’affascinante cornice dell’isola di Nisida venerdì 6 ottobre alle ore 17,00, seguito da un suggestivo aperitivo al tramonto nel golfo.
Dopo la “prima” allo Spazio Veneziano di Roma con la presenza tra gli altri del noto poeta Elio Pecora, altri incontri si sono succeduti (tutti con successo di pubblico e di critica) alla libreria Io ci sto di Napoli, alla Mostra Nazionale di Calligrafia di Guardialfiera, alla libreria Razzante di Isernia, e ancora a Roma presso presso il mitico Teatro Arciliuto.
Dopo Nisida sono previsti altri eventi a Roma, Napoli, Firenze, Agnone e presso l’Università degli Studi di Campobasso, per poi proseguire in altre date e località per tutto il 2018.
Un’occasione imperdibile per parlare della scrittura in tutte le sue declinazioni, tra scritture, scrittori, segni grafici e psicologia della comunicazione.
“Nell’epoca dei mille scrittori e dei cento lettori, della lenta agonia del foglio e della penna sostituiti da schermo e mouse, dell’editoria sempre più commerciale e del futuro in e-book, del veloce touch-screen dei “nativi digitali” e dell’ultimo successo in vendita all’autogrill; valeva forse la pena tentare un primo, solidale e accattivante esperimento di interpretazione globale.
I quattro autori che si alternano nelle pagine di questa sorta di esame clinico dell’antica arte di trasferire i propri pensieri nei segni comunicativi che ne permettono la comprensione ai più o meno casuali fruitori, si sono posti l’obiettivo di parlarne liberamente nel linguaggio – e con la competenza – a loro rispettivamente congeniali.
E così, con una intenzionale consequenzialità, al racconto – e nulla più – dello scrittore Francesco Paolo Tanzj segue l’originalissimo studio psico-semiotico della grafologa Federica Fava Del Piano – direttamente connesso con l’analisi dei tratti grafici di alcuni tra i maggiori scrittori presenti e passati del panorama letterario nazionale – e l’attenta analisi della neuropsichiatra Silvana Madia sulla scrittura come un’interessante modalità relazionale per riappropriarsi di se stessi e poter ri-nascere nel contemporaneo; per giungere infine all’esemplare saggio sulle condizioni della letteratura contemporanea italiana del poeta e critico letterario Plino Perilli.
Ma forse la vera originalità di queste pagine consiste proprio nella presenza di alcuni dei maggiori scrittori italiani – parte dei quali contemporanei, altri non più viventi – le cui calligrafie sono state analizzate nei loro particolari tratti grafici per ri-scoprirne il carattere e la personalità provenienti dal profondo del loro più autentico sentire.
E così dal giovanissimo Paolo Piccirillo – definito recentemente ‘uno dei migliori scrittori italiani under 30’ – ai già noti e collaudati Chiara Gamberale, Emanuele Trevi e Maurizio de Giovanni, fino al ben più maturo Elio Pecora – da annoverare certamente tra i maggiori poeti dell’attuale panorama nazionale -, tutti hanno accolto entusiasticamente la proposta di vedere analizzate le proprie scritture.
E che dire dei non viventi – ma ben presenti e vivissimi nel loro ruolo primario e insostituibile della grande letteratura contemporanea – che pur partecipano con i loro scritti manuali a questo unico, finora, esperimento grafico-analitico?
Dall’indimenticabile Raffaele Viviani al misterioso Carlo Emilio Gadda, dall’ineffabile Francesco Jovine al sofferto Sandro Penna, fino a Pier Paolo Pasolini, vate indiscusso dell’ultimo novecento”.

