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La "Magna via Francigena" torna alla luce in Sicilia dopo secoli di oblio

I primi di Giugno il cammino inaugurativo

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La Sicilia ha il suo Cammino di Santiago: recuperata la "Magna Via Francigena"

I cammini, di antica memoria, erano itinerari, generalmente spirituali, che il ”pellegrino” compiva per raggiungere un luogo Santo, spesso per espiazione ma anche per fede, per devozione o perché spinto da una ricerca interiore di pace. Un motivo per ritrovare se stessi e stare con Dio, per purificarsi.
Roma, Gerusalemme, Santiago de Compostela, tra i più conosciuti ed intrapresi, erano percorsi, cammini appunto “spirituali” un viaggio nel viaggio, insomma, che portava il pellegrino ad interrogarsi e far discernimento. Questi percorsi erano spesso costellati da eremi e monasteri, che davano ospitalità e che rappresentavano vere soste per il corpo e lo spirito.
La natura, il silenzio, la strada, diventavano compagni di viaggio – oltre a quelli incontrati lungo il percorso – e che erano propedeutici a quel cammino interiore che ciascuno faceva singolarmente, all' "habitare secum” per mutuare una felice espressione della tradizione monastica, secondo la quale il cammino spirituale si nutre dell’attenzione su di sé e sui propri moti interiori per imparare a discernerli.
In Italia ce sono tanti, da Nord a Sud è possibile partire per antiche vie di pellegrinaggio che non sempre o necessariamente erano cammini religiosi ma percorsi per trovare una nuova dimensione attraverso la meditazione.
Anche in Sicilia esisteva un percorso lungo circa 160 Km, la "Magna via Francigena", (di origine normanna  e per questo denominata francigena), un Camino de Santiago in piccolo, tutto siciliano, attraversato e percorso per secoli dai pellegrini sin dal periodo arabo, poi bizantino ed ancora in uso per tutto il medioevo. Poi del tutto abbandonato. Dimenticato e caduto nell’oblio. Permetteva il collegamento dei porti principali con i maggiori centri: Palermo, Mazara del Vallo e Agrigento ed anche Messina

La “Magna via”, e’ stata  riportata alla luce e valorizzata per ciò che ha rappresentato nella storia dell’ isola e per migliaia di uomini e donne che la hanno percorsa e sarà inaugurato a Giugno con un cammino inaugurale.
Il tracciato attraversa metà Sicilia occidentale e univa Agrigento a Palermo, interessando i territori di circa 13 attuali comuni, in un incrocio di paesaggi, territori rurali, variegati, differenti, luoghi delle antiche transumanze e vie di comunicazione che ricordano un mondo agricolo e passato e si rivolge a tutti, ad ogni tipologia di camminatore: dal viandante alla ricerca di avventura e nuove esperienze ( amante del trekking) al ricercatore di paesaggi, di storia, agli sportivi ai semplici curiosi.


Il progetto è stato promosso dal Comune di Castronovo di Sicilia e dai 13 Comuni patners sui cui territori insiste parte del percorso, supportato dall'associazione Amici dei Cammini Francigeni di Sicilia, dalla Arcidiocesi di Agrigento ha ottenuto il patrocinio del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo e dall'assessorato al Turismo, sport e spettacolo della Regione Sicilia e punta alla valorizzazione della cultura degli itinerari di pellegrinaggio e cammino con il ripristino degli antichi percorsi
Il percorso attaversa le province di Agrigento, Caltanissetta e Palermo ed i seguenti comuni:  Castronovo di Sicilia, Agrigento, Cammarata, Comitini,Grotte, Joppolo Giancaxio, San Giovanni Gemini, Racalmuto, Campofranco, Sutera, Milena, Prizzi Santa Cristina Gela, con moltissimi punti di interesse e siti archeologici, antichi tratturi  Lungo il cammino si possono incontrare strutture ricettive quali B&B, ostelli, ma anche hotels ed agriturismi e usufruire dell’accoglienza di associazioni o parrocchie e perfino di alcune famiglie, nell’ ottica di un percorso di valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze.
Come in antichità, ai viandanti o pellegrini sarò rilasciata la credenziale e il Testimonium. A coloro che presentano la “Credenziale del viandante” timbrata, verrà concesso il Testimonium, quel documento che certifica l'avvenuto pellegrinaggio e che in antichità scioglieva dal voto fatto.
Una occasione da non perdere, non solo per gli amanti del genere, ma per tutti quelli che volessero ritrovare un angolo di pace, un momento privilegiato da dedicare a se stessi lontano dallo stress di tutti i giorni.

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