di LUCIA LOZZI
Non si puo’leggere tutto d’un fiato il libro di poesia della Ferrante,“Un passo dal cuore”, ma “assaporare, sentire, vivere” in ogni passo, rima, parola, poesia. Un invito, a chi legge, a “cibarsi per se’” delle sue poesie. Un “banchetto dei sensi”, quello realizzato e organizzato da Marilena, al quale partecipare, assaporare, condividere e che Marilena offre, senza trattenere nulla, con il quale regala emozioni. Ci piace davvero pensarla cosi perche’, per chi ha il piacere di conoscerla, nella vita lei e’proprio così! Una bella persona, un animo gentile, un altruista, una persona capace di dare con tutta se stessa senza risparmiarsi, una donna, che a pelle diresti…mi piace. Con i suoi occhi incanta, con le sue poesie rapisce. Scrittrice e docente di Lettere ama la propria professione, il mondo della scuola, dei giovani, punto di arrivo per lei e, contemporaneamente, di partenza. Una scoperta continua, una volonta’ di evoluzione, un impegno nel sociale e nella vita scolastica, ama il rapporto con gli altri che ritiene fonte di arricchimento sempre e in ogni situazione. Accanto alla passione di docente quella, inevitabilmente, di scrittrice, perche’ preparata, padrona della lingua e della letteratura, sensibile e comunicativa. Nel libro, che merita un approfondimento lessicale e semantico, la poesia scorre fluida, espressiva, ricca di formule retoriche, suadenti nel tono e nella forma, allusive, ricche di significati in cui rispecchiarsi. In esse, ognuno, infatti, “prende per se’” e si ciba di cio’ che piu’ gli piace inteso come cio’ in cui piu’si ritrova. Dalla presentazione ad Isernia alle recensioni nazionali il passo e’ stato breve e il bagno di folla, presente all’evento, gli ha riconosciuto questo merito. Grande soddisfazione ma, soprattutto, grande gioia nel regalare ad ognuno sensazioni che riportano alla mente ricordi, desideri, mondi, scoperte. L’opera, edita dalla Volturnia Edizioni e presentata dai relatori Giuseppe Napolitano (scrittore, poeta, editore), Ida Di Ianni (poeta) e Matilde Iaccarino (giornalista, saggista e scrittrice), rappresenta un altro capolavoro della scrittrice, dedita, costantemente, alla stesura di poesie ma anche di racconti e recensioni librarie. Referente del network,” Borghi della lettura”, scrive il suo primo libro nel 2015, “Quel che avrei potuto dirti” che rappresenta la sua silloge d’esordio, versi erompenti dalle “caverne dell’anima”, espressione tanto cara alla poetessa che e’in lei. E’la sintesi di un percorso interiore dell’autrice e al tempo stesso uno strumento utile per affrontare la vita di tutti giorni, con maggior forza, consapevolezza e serenità. ”Il cuore è una fitta e cerca conforto e silenzio nel vivere che si consuma nella frenesia e nel vitalismo di giornate pur intense e piene”. È alla sua prima, dal punto di vista editoriale non poetico, esperienza Marilena Ferrante, che crede nella poesia come la sola salvezza al nostro vivere.
Con "un passo dal cuore", Marilena Ferrante continua il suo percorso dei sensi e ci offre, con tutta se stessa, cio’ che sente e che ha dentro, aprendosi al mondo in un modo ancora piu’intenso del precedente. Sa che la sua poesia coinvolge, colpisce, arriva al cuore e ne gioisce. La scrittrice vuole ancora arrivare al cuore dei suoi lettori e ci riesce. Dopo il suo esordio, in meno di un anno, ripropone la sua scrittura e ci regala un’opera che si sviluppa in tre “mondi”; granelli di sabbia, amore ed eros e la bellezza supera anche il dolore e che , ricca di poesie, immagini e prosa ispirate alle tre tematiche, va dalla ricerca interiore, all’amore, all’eros, alla valorizzazione della bellezza nella sua dimensione sociale e affettiva. Nel volume, arricchito degli splendidi dipinti della pittrice spagnola Juana Antonia Mazuales, la poesia viene esaltata e un turbinio di emozioni ci coinvolge attraverso la delicatezza e la sensibilita' dell'autrice e ci porta in un mondo fatto di emozioni, pensieri, versi, parole, sensazioni, "scelte fatte e non fatte". La scrittrice isernina Marilena Ferrante vive in se’i suoi versi e ad un passo da te, “se io fossi vento agiterei le tempeste del tuo cuore. Se io fossi sole brucerei le cicatrici della tua anima. Se io fossi luna illuminerei di notte gli impervi sentieri della tua anima. Se io fossi foresta, avvolgerei di intricati grovigli le tue membra da contenere nelle mie disperate braccia”. Marilena afferma in modo semplice, qualita che la contraddistingue, ”quel che amo della letteratura, della poesia, dell'arte, è la capacità di coinvolgere, comunicare, di unire anime affini, di farci scoprire l'altro, di espandere la nostra umanità, cogliendo sfumature, accogliendo sorrisi e braccia e parole. Quando in un incontro, durante una presentazione, in una conferenza, devo parlare sono sempre molto felice di farlo, e la cosa piu’bella che sento e’ l'infinita umanità delle persone che inglobo nel mio cuore, che diventa sempre più grande. La poesia rappresenta la sola salvezza al nostro vivere, appaga”. Lei sa cogliere e accogliere il suo desiderio di dare e dire amore, affetto, affetti, del sentire, del suo percepire vite e pensiero altrui. Ecco che la scrittura assolve al suo bisogno di esternare, comunicare, condividere, lasciare che le cose non accadano semplicemente, ma abbiano una ragione. La scrittura come “medicina del vivere”, affermava Svevo, come soluzione dei problemi sentimentali, e quindi la poesia come una cura, Scrivere quando s’intende lasciare tracce ad altri, strade percorribili e spunti per trovare la forza di affrontare la vita. Nelle pieghe del cuore di Marilena si entra con calma, cautela ma, quando “ti accoglie” trovi il sentimento, il calore, l’amore, l’allegria, il sorriso e la poesia. Non ha paura di esprimere i suoi sentimenti sia in privato che nella vita quotidiana anche quando sono fonte di sofferenza. Mette a nudo il suo cuore e si espone anche giudizi perche’ sa che chi avra’ modo di conoscerla e capirla l’amera’. Un’amica, una complice, un punto di riferimento per quanti vogliono parlare, per i suoi ragazzi a cui dedica tanto tempo della giornata a scuola, a cui parla e che coinvolge con sincero interesse per le loro problematiche. Per le persone che lei ama. E poi la donna che e’ in lei che con tutta la sensibilita’ e il trasporto scrive, “quando penserai a me, non ricordarti di quanto ti amo e di quanto ti ho amato. Ricordati di come ti ho amato e quando ti ho amato. Solo allora saprai l’esatta consistenza del mio amore per te”. Un amore “coltre di speranza”, “luminosa notte” e “passione furente”, “dolce profumo” e “fame di te”, un amore in cui coniuga quello spirituale a quello della carnale, un incontro ideale, un contatto reale, delle mani. Capace di coinvolgere tutti i sensi in un gioco che, nella sua e di chi legge, crea momenti di slancio e abbandono. L’amore come l’incontro di anime vestite di un corpo,”tu amore, eros, passione, disegni i sentieri e perlustri i luoghi delle carezze che arriveranno all’anima”. Un uomo e una donna che vivono, nel loro incontro, anche solo per un attimo, la passione che li coinvolge. Nei suoi versi, ricorrenze, insistenze, frequenze, termini del lessico fisico, corpo, braccia, carezze, desiderio, compaiono molto più spesso di quelli relativi allo spirito, alle cose o ai luoghi. Assenti parole come morte, e dolore, segno di una positivita’ interiore, di una volontà di trasmettere gioia e forza, nell’espressione poetica, che sollevi le persone dalle vicende che ci accadono e ci segnano. In un libro come quello di Marilena, la parola amore e’più presente, seguita da cuore, anima, vita, in cui la notte è complice, amica fidata, a cui si confidano pene e speranze. “La notte siamo noi sul cuscino delle stelle”. Descrive spesso in pochi tratti come diretta e’ lei. Accadde in quell'età... “La poesia venne a cercarmi. Non so da dove sia uscita, da inverno o fiume. Non so come né quando, no, non erano voci, non erano parole ne’ silenzio, ma da una strada mi chiamava e qualcosa batteva nel mio cuore, mi sentii parte pura dell’abisso e il mio cuore si sparpaglio? Nel vento”. Cosi come Pablo Neruda, la sensazione della poesia che si “impossessa” di lei. Un gesto immediato lo scrivere, sentito il contenuto. Queste le sensazioni di Marilena, questa la Marilena che con occhi illuminati, vivi e con il sorriso ti dice, “ sto bene quando scrivo, un mondo fantastico, meraviglioso come tutti voi che mi state accanto ”. La poesia non è solo utile per guardarsi dentro, ma anche per parlare al cuore delle persone ed allora non bisogna abbandonarla, dobbiamo coltivarla, non averne paura solo perche’, in alcuni casi, “violenta” nel dirti che in realta’ e cosi. Viverla come fonte a cui attingere quando sei assettato. La recensione al libro “ad un passo dal cuore” di Giuseppe Napolitano, scrittore e critico letterario, la ritrae splendidamente. “Un passo dal cuore, opera seconda di una scrittrice attiva e feconda, pronta a mettersi in marcia nel tempo, a darsi nuovi traguardi ancora, per nulla bisognosa di riposo, nella quale si possono leggere, ma è solo un esempio, i primi quattro componimenti presenti per trovarci le indicazioni di un percorso personale e insieme proposto a modello esistenziale”.“ Mi ritrovai tempesta come in un temporale”. “ Le pagine mi hanno accolto come nessuno mai..” “ A cosa serve un’impronta lasciata…” “ Ho ricomposto i frammenti della mia gioia di vivere”. Poiché, afferma Napolitano, mi piace la prefazione che ho scritto, ve ne espongo un paragrafo a conclusione della mia critica:
Nelle pieghe del cuore di Marilena si trova lo stupore per l’esplosione di un sentimento, l’accensione dei sensi e la soddisfazione, miracolo, di un desiderio, di un sogno. Il suo canto a volte è un sussurro appena, ma intenso, una carezza lieve e sensuale: dal cuore poetico di Marilena stillano gocce di passione che nelle parole si fanno gemme da custodire. La semplicità del suo dire, la fresca spontaneità della sua lirica non sono certo debolezza o mancanza di tono letterario, piuttosto in lei va colta una rosa senza spine, una dichiarazione d’amore senza fronzoli: tale è la medicina che le è prescritta, che si è prescritta, farsi capire, darsi in sintonia di sensazioni e struggimenti, in cerca di compagni di duolo, di amici con cui provare le sue stesse passioni, sulle sponde, per citarla un’ultima volta, di un respiro d’amore. E questa è Marilena con lo specchio della sua poesia, “a un passo dal cuore” possiamo coglierne il battito; avvicinarsi potrebbe essere pericoloso: un passo è la misura giusta.
Le poesie a lei piu’care, tutte, ma “in un piccolo angolo, da una finestra calata nel cielo, un angolo di bellezza … scrivania di rose ora per la poesia” piu’ amata:
Talento di note
Punte di diamanti
i miei sogni toccano
la riva del tuo cuore.
E’ lì che sgorgano le righe
per disegnare il mio corpo
con il talento delle tue note.
La luce ripone una coltre di speranza
in quell’angolo del mondo.
Nuda a te
Mi cercherai nel rumore della notte,
mi troverai nella luce del giorno,
mi scoprirai sotto un tetto di stelle.
Eccomi , nuda a te.
Dolce veleno
Come una pagina tradita e consunta
il veleno di te
consuma le pieghe
più profonde della mia anima .
Dolce veleno della mia anima,
dolce nettare dei miei sogni