“Voi donne siete meglio di noi. Non pensiate che gli uomini non lo sappiano; lo sappiamo benissimo, e sono millenni che ci organizziamo per sottomettervi, spesso con il vostro volenteroso aiuto. Ma quel tempo sta finendo. È finito. Comincia il tempo in cui le donne prenderanno il potere. Lo stanno prendendo. E «potere» non è una parola negativa; dipende dall’uso che se ne fa. Le donne ne faranno un uso migliore degli uomini. E li salveranno”.
Inizia così la riflessione di Aldo Cazzullo sull’universo femminile nell’Italia di oggi. Una riflessione nata dalle numerose lettere e mail spedite all’inviato ed editorialista del Corriere della Sera raccontando una storia di salvezza, oppure di cambiamento, o ancora in qualche modo di “rimessa al mondo” con protagonista una donna, adesso trasformatesi in un libro avvincente intitolato “Le donne erediteranno la terra” ed edito da Mondadori. Il volume verrà presentato mercoledì 21 settembre alle 18 al Museo Novecento in piazza Santa Maria Novella. Con Cazzullo ne parleranno il sindaco di Firenze Dario Nardella e l’europarlamentare Simona Bonafè. Modererà l’incontro il direttore del Corriere Fiorentino Paolo Ermini. Alcuni brani del libro saranno letti e interpretati dagli attori Lorenzo Degl'Innocenti e Marco Toloni, in collaborazione con la Fondazione Teatro della Toscana. “Nei prossimi anni – raccontava Cazzullo, spiegando l’idea del volume - ci sarà il sorpasso delle femmine sui maschi: sono troppo più brave a scuola, troppo più capaci di sopportare il dolore e i sacrifici, troppo più competitive per restare ancora indietro.
L’Italia rimane un Paese profondamente maschilista; ma è pur sempre un’economia di mercato. E quindi, prima o poi, dovrà prendere atto della realtà. Il primato delle donne si è costruito nei secoli, fin da quando l’egemonia maschile era salda. Ancora nel Novecento i maschi hanno mantenuto a lungo il monopolio di professioni, dalla medicina alla magistratura, in cui le femmine ora sono la maggioranza. L’avanzata delle donne è stata lenta ma tenace. Nelle campagne e nelle case le nostre bisnonne, le nostre madri, le nostre sorelle maggiori hanno conquistato dignità, rispetto, talora supremazia, grazie alla loro forza morale, alla loro capacità di amore, e allo straordinario potere che l’uomo non avrà mai: generare la vita”. Considerazioni che “noi” maschietti, troppo usi a dimenticare abilmente quello che non ci fa troppo comodo, dovremmo invece ricordare e avere ben presenti ogni giorno. Per l’occasione il Museo Novecento resterà aperto e visitabile fino alle 21.