Sono stati diffusi questa mattina dall’Istat i dati relativi alla lettura in Italia, ossia alle abitudini degli italiani riguardo i libri.
Le persone dai 6 anni in su che hanno letto almeno un libro nell’arco del 2015 “per motivi non strettamente scolastici o professionali” sono state quasi 24 milioni, ovvero il 42%, contro il 41,1 % del 2014. Il divario tra le famiglie che in casa non possiedono alcun libro e quelle che ne hanno fino a 100 è pari al 9,1% contro il 64,4%. Il 26% dichiara di possederne più di 100.
Il pubblico che legge di più
Chi legge più libri in assoluto sono le ragazze di età compresa tra i 15 ed i 24 anni. Per i maschi la fascia che divora più libri è quella compresa tra gli 11 ed i 14 anni.
Al nord la percentuale di chi ha letto almeno un libro nel 2015 è pari al 48%, nelle Isole il dato si attesta al 33,1% mentre al Sud al 28,8%.
“Con riferimento alla condizione professionale, i livelli di lettura sono superiori alla media tra dirigenti, imprenditori e liberi professionisti (61,4%), direttivi, quadri e impiegati (61,9%) e studenti (60,2%). I livelli di lettura più bassi si registrano, invece, tra i ritirati dal lavoro (34,5%), le casalinghe (31,6%), gli operai (30,2%) e le persone in altra condizione (24,2%)”.
Gli stimoli provenienti dall’ambiente familiare sono determinanti secondo questo report: “la quota di lettori di chi ha madre e padre lettori, tra i bambini in età scolare di 6-10 anni (63,7%) e tra i ragazzi di 11-14 anni (66,8%) è oltre il doppio rispetto a quella di coloro che hanno entrambi i genitori non lettori (rispettivamente 26,7% e 30,9%)”.
Lettori “forti” e lettori “deboli”
Il 13,7% è la percentuale di chi ha letto almeno 12 libri nel 2015, mentre il 45,5% ne ha letti non più di tre nello stesso anno.
La non lettura
Si delinea come una vera e propria emergenza, quella della non lettura in Italia. “Da oltre quindici anni, al di là delle oscillazioni di breve termine, la popolazione dei non lettori è ancorata a una quota pari a circa il 60% delle persone di 6 anni e più, e non si vedono segnali di ripresa”, tra l’altro il report continua dicendo che “I non lettori rappresentano oltre la metà della popolazione in ben 14 regioni su 20”.
Chi legge di più svolge anche più attività culturali
Le persone che leggono più libri sono anche quelle che fanno più attività culturali: visita di musei, di siti archeologici, concerti, teatri, cinema.
Libri online ed e-book
“Sono stimate in 4,5 milioni le persone che hanno letto o scaricato libri online o e-book negli ultimi tre mesi: l'8,2% della popolazione complessiva e il 14,1% delle persone che hanno navigato in Internet negli ultimi tre mesi”.