âLe difficoltà per il reperimento dei vaccini e il grande impegno delle strutture sanitarie per organizzarne la somministrazione, ci spingono a fare alcune considerazioni sulle possibilità alternative, colpevolmente sottovalutate da una parte della comunità scientificaâ. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: ânon si capisce perché lâuso degli anticorpi monoclonali, autorizzati in altri Paesi in via emergenziale, inclusi gli Stati Uniti, in Italia e in Europa sia platealmente ignorato. Siamo ormai in una fase in cui sono stati pubblicati studi con tutti i crismi su tali rimedi anti Covid, che evidenziano come non esista nessuna controindicazione al loro utilizzoâ. Il presidente rileva le difficoltà italiane nellâaffrontare la pandemia con precisi protocolli di cura: âin Italia abbiamo bisogno di un combinato disposto, specie ora che ci si rende conto della carenza dei vaccini. Ci chiediamo â incalza Maritato â il motivo di tanta ostinazione dellâEma, lâagenzia europea del farmaco, quando la commissione tecnico scientifica dellâomologa italiana Aifa si è espressa favorevolmenteâ. Le sperimentazioni sui monoclonali è in fase avanzata, la fase 3 e ha mostrato che il preparato, se somministrato in fase precoce, riduce i ricoveri del 70% e la mortalità nei soggetti fragili. âAbbiamo collezionato e ancora registriamo â continua il presidente - il triste primato dei morti per coronavirus e ciò dimostra chiaramente che sono le terapie quelle che difettano, insieme alla medicina territoriale in grado di anticipare gli eventi e non farli scatenare. Pertanto chiediamo, quale prima azione del costituendo governo Draghi, di emanare con decretazione di urgenza non discutibili divieti anti contagio ma lâautorizzazione allâuso degli anticorpi monoclonali, come avviene già in Germaniaâ, chiosa il presidente.